Assolutamente niente

Sì, però Berlusconi la deve piantare di fare ironie su Di Pietro e la sua laurea. Di Pietro diede 22 esami in soli 31 mesi, e allora? È un’impresa che di norma riesce a pochi studenti modello che studiano e basta, e allora? Studenti in genere intellettualmente dotati: e allora? Di Pietro invece lavorava all’Elettronica Aster (azienda di armi controllata dal Sismi) ed era pure amministratore condominiale, ristrutturava la sua villetta di Lambrugo, giocava a calcio, sciava, era marito e padre: e allora?

Dalle varie biografie risulta che non disse mai a nessuno che si era iscritto all’Università, neppure in azienda, neppure ai genitori. Non risulta che festeggiò mai la laurea né risultano testimoni o fotografie dell’evento. Embè? Sì, è vero, tra i centomila personaggi legati a Di Pietro intervistati negli anni Novanta («anch’io conoscevo Di Pietro») non risulta neppure uno studente o professore amico suo.

E con ciò? Certo, sì: nel suo corso di laurea c’era un assistente di Diritto civile che si chiamava Agostino Ruju, di cui erano assodati i

rapporti intrattenuti con carabinieri, poliziotti, finanzieri e uomini del Sisde e Sismi: un punto di riferimento per figli dei generali e dei questori, ma che cosa c’entra questo, adesso? Che cosa volete insinuare?

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