Non c'è pace per Alex Schwazer, il marciatore di Vipiteno che risultò positivo ad un controllo antidoping nel gennaio del 2016 e che per questa ragione fu squalificato e non potè partecipare alle Olimpiadi del 2016 di Rio de Janeiro. Oggi, a distanza di oltre tre anni e mezzo il caso potrebbe riaprirsi in favore del 34enne altoatesino che si è sempre dichiarato innocente. Secondo quanto riporta il quotidiano torinese Tuttosport, la nuova perizia messa a punto dal Ris (Reparto Investigazioni Scientifiche) dei Carabinieri di Parma proverebbe che le analisi che hanno portato alla condanna di Schwazer per doping potrebbero essere state manomesse.
I campioni biologici, infatti, non sarebbero compatibili con il suo Dna e questa nuova perizia sarà sottoposta in via ufficiale al Tribunale di Bolzano il prossimo giovedì 12 settembre. Il gip Walter Pelino la prenderà in esame e dibatterà con le parti in udienza per capire se Alex Schwazer potrà uscire da "vincitore" in questa assurda vicenda che ha consumato dall'interno il marciatore altoatesino che si è sempre proclamato innocente e che ora potrebbe prendersi qualche rivincita nei confronti di chi l'aveva accusato.
L'atleta di Vipiteno nel frattempo si è anche rifatto una vita privata dopo la fine della relazione con Karolina Kostner e ha sposato la sua nuova compagna Katrhin Freund da cui ha avuto anche una bambina di due anni e mezzo.
Schwazer era già stato squalificato per diverso tempo per essere risultato positivo ad un controllo antidoping alla vigilia dei Giochi olimpici di Londra nel 2012, con il Tribunale Nazionale Antidoping che gli comminò una condanna fino al 29 aprile del 2016. Se l'ex marciatore dovesse uscire vincitore da questa incredibile vicenda avrebbe tanti sassolini dalle scarpe da doversi togliere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.