Attenti a quelle magliette...

Un'indagine di Altroconsumo svela che le divise ufficiali sono colorate con sostanze non troppo sicure per la salute

Attenti a quelle magliette...

Ancora veleni sugli europei ma questa volta non è un modo di dire. Secondo l'indagine svolta da Altroconsumo sulle magliette ufficiali delle squadre partecipanti, quella con i colori della Polonia conterrebbe una sostanza chimica tossica oltre i limiti di legge. "Una maglietta da denuncia" l'ha definita l'associazione dei consumatori, tossica per il sistema nervoso.

L'elemento incriminato trovato nell'indumento è un composto organostannico, usato per prevenire l'odore di sudore. La legge regolamenta le quantità di questo composto proprio perché non osservando i limiti stabiliti la sostanza, a contatto con la pelle, può diventare pericolosa. E le maglie delle altre squadre? "Ecco - afferma Altroconsumo - diciamo subito che non si tratta di indumenti adatti per i più piccoli. Anche se dal punto di vista della taglia una small può andare bene, le maglie non rispettano le norme - più severe - cui devono attenersi i prodotti per bambini."

E pensare che il costo delle maglie ufficiali non è certo economico. Per indossare i colori delle nostre nazionali ci vogliono di media circa 80 euro ma ovviamente è il brand quello che costa (la stessa maglia non ufficiale si dovrebbe pagare sui 15 euro). Come minimo ci si aspetterebbe in cambio una qualità perfetta ma sembra proprio che non sia così. Se la classifica finale del torneo fosse composta in base ai risultati del laboratorio di Altroconsumo, non mancherebbero di certo le sorprese e nelle ultime posizioni, dopo la Polonia, troveremmo proprio la nazione campione in carica, la Spagna, parimerito con la Germania. Nelle maglie di entrambe le squadre, infatti, risultano essere presenti residui di piombo (proveniente dai coloranti) abbastanza elevati da superare i limiti previsti dalla normativa sui prodotti per i bambini. Tracce di metalli (oltre al piombo: nickel, cromo, antimonio), specialmente in alcune parti come colletto o maniche sono un problema comune a tutte le maglie, benché tutte siano "a norma di legge".

Un altro dato che emerge dai test effettuati da Altroconsumo è la presenza di nonilfenolo, inquinante molto dannoso per l'ambiente, utilizzato durante la lavorazione. La nostra legge ignora ancora questa problematica anche se l'Unione europea ne proibisce il rilascio negli scarichi delle fabbriche (che adottano sistemi di filtraggio). E' ufficiale, sembra proprio che anche la nostra cara maglia azzurra inquini. Ora vi starete chiedendo, se questi sono i valori per le maglie "ufficiali" chissà come saranno quelle da banchetto.

E qui cade l'asino.

Altroconsumo ha analizzato una maglietta non ufficiale della nazionale italiana, comprata rigorosamente su una bancarella. Risultato? Non solo non ha presentato alcun problema ma rispetto a quella ufficiale non conteneva né tracce di piombo né di nonilfenolo. Insomma, oltre il danno la beffa.

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