Se n'è andato all'età di 90 anni nella sua casa-azienda di Percoto (Udine) Benito Nonino, l'uomo che con grande intuito cambiò la percezione della grappa, trasformandola da un prodotto di Osteria ad un liquore raffinato.
Un lungo percorso partito da lontano
Era nato a Percoto il 6 febbraio del 1934 e lì era rimasto per tutta la vita nella distilleria di famiglia creata nel 1987 da Orazio Nonino il capostipite che stabilì proprio lì la sede della sua azienda che fino a quel momento era un alambicco itinerante, montato su ruote. A lui seguirono suo figlio Luigi, poi il figlio di questo Antonio e Benito insieme alla moglie Giannola.
Fu un decreto reggio del 1933 che obbligando l'imbottigliamento e il confezionamento della grappa con etichetta e sigillo di stato, a far creare al padre di Benito, Antonio, la prima bottiglia di “fogolar furlan”. Alla morte di questo fu sua moglie Silvia, una cuoca d'eccellenza, che grazie alle sue grandi conoscenze botaniche, crea “Aperitivo Bianco Nonino”, bevanda per "il piacere del palato e dell’animo". È la prima volta che in distilleria si sperimenta il tocco femminile nell’arte liquoristica e della distillazione. Silvia sarà la prima di una lunga serie di donne Nonino distillatrici.
La trasformazione di Benito
È però suo figlio Benito insieme alla moglie Giannola Bulfoni, che comincia a sperimentare le varie distillazioni delle vinacce di aziende vinicole scelte, che rivoluzionano il sistema di produrre e presentare la Grappa in italia e nel mondo. Nasce la grappa di singolo vitigno il Monovitigno® Nonino distillando separtamente le vinacce dell'uva Picolit.
Nel 1983 la Distilleria Nonino passa da 12 a 24 alambicchi. Si distillano 1200 q.li di vinacce al giorno con apparecchi discontinui, lavorando 24 ore su 24, festività comprese. La distillazione per le vinacce rosse fermentate è immediata, 48 ore invece per le vinacce bianche (dolci) e nella vecchia fucina, dove il padre di Giannola ai primi del ‘900 forgiava aratri, nasce la distilleria dedicata alle figlie Cristina, Antonella ed Elisabetta Nonino con 6 alambicchi particolari ed esclusivi creati da Benito per la distillazione delle "Grappe Monovitigno".
Un successo internazione
Con i nuovi prodotti, Benito trasforma la grappa fino ad ollora considerata un prodotto utilizzato in famiglia, in un liquore di grande prestigio, rivestendola con bottiglie pregiate e sperimentando in continuazione il prodotto diventato di grande eccellenza. Nell'1989 i Nonino impiantano 40 ettori di vigneto sperimentale con uve Picolit, Ribolla Gialla, Fragolino, Schioppettino e Sauvignon.
Queste saranno utilizzate per produrre Grappa e Acquavite d’Uva ÙE di qualità e caratteristiche uniche. Gianola viene poi nominata dal Presidente della Repubblica Cavaliere del Lavoro: la più importante onorificenza del lavoro ed è tra le fino allora insignite, su 500 onorificenze nella storia della Repubblica.
La motivazione racchiude la storia dell'azienda: “Per essersi dedicata fin da giovanissima alla distillazione e alla valorizzazione della Grappa, avvicinando al prodotto il consumatore più esigente e sofisticato, per aver introdotto novità nella produzione creando l’Acquavite d’Uva, per aver avviato con il marito, Benito Nonino, la costruzione di una nuova distilleria, tecnologicamente avanzata ma nel rispetto della tradizione e dell’ambiente, per aver creato nel 1976 il Premio Nonino con il preciso scopo di difendere i valori della civiltà contadina.”
Ma non saranno le uniche onoreficenze che otterranno, anche nel 2003 Carlo Azeglio Ciampi consegna a Giannola e Benito Nonino il prestigioso Premio Leonardo Qualità Italia per la “Qualità assoluta, la ricerca e l’innovazione che caratterizzano un marchio che porta nel mondo innanzitutto il valore della famiglia e l’impegno nel lavoro. I Nonino sono riconosciuti i veri Ambasciatori della Grappa italiana nel mondo”. Ma non solo, il lavoro di Benito e Gianola viene scelto come caso-studio da una delle riviste accademiche più influenti al mondo: la London School of Economics (LSE) Business Review.
Un premio internazionale
Oltre alle distillerie Benito ha costituito l'omonimo Premio Nonino, un riconoscimento che, grazie a una giuria di alto livello culturale internazionale, ha premiato cinque scrittori che successivamente hanno ricevuto il Premio Nobel.
Negli ultimi anni pur non seprandosi mai dalle sue amate distillerie che ha voluto visitare anche il giorno prima della sua scomparsa, Benito, ormai su una sedia a rotelle ha lasciato la sua eredità a figlie e nipoti, che, cresciute in azienda continuano a portare avanti lavorando sull'innovazione il sogno di famiglia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.