Addio a Rosita, "nonna adorata" e simbolo dello stile italiano

I colori e i suoi tessuti al funerale della stilista che negli anni '60 fondo la maison con Ottavio Missoni

Addio a Rosita, "nonna adorata" e simbolo dello stile italiano
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«Buon paradiso Rosita». Così monsignor Giulio Dellavite ha concluso l'omelia funebre di Rosita Missoni. In una basilica affollata, la bara posta su una base avvolta da un drappo di tessuto Missoni, spiccava per le decorazioni dei nipoti: disegni, patchwork, fiori e funghi di carta, frasi variopinte come «Rosita nonna adorata. La più radiosa mai esistita». Nell'omelia, il delegato vescovile della curia di Bergamo ha accostato Rosita a una rosa, come nell'immagine in ricordo della stilista lasciata su ogni sedia della basilica. «Una rosa colpisce per la delicatezza, riempie lo spazio di eleganza, consegna un messaggio d'amore, porta con dignità le sue spine, rende presente l'invisibile» ha aggiunto monsignor Dellavite. Si sono svolti ieri i funerali della stilista, scomparsa il primo gennaio a 93 anni. A fianco della bara un albero con cuori di carta con le dediche dei dipendenti dell'azienda di Sumirago (Varese).

Tra i primi ad arrivare, oltre alla famiglia, il presidente della Regione Attilio Fontana, il presidente di Camera moda Carlo Capasa e quello onorario Mario Boselli, gli assessori comunali Alessia Cappello (Politiche del Lavoro) e Tommaso Sacchi (Cultura) oltre a Barbara Mazzali, assessore regionale a Moda e Turismo. Tra le corone quelle dei colleghi Armani, Rosso, Biagiotti.

«I Missoni sono stati una colonna portante della nostra industria e anche un po' di quella attitudine tutta italiana, l'ItalianStyle» ha ricordato Carlo Capasa. Per il Presidente della

Camera della Moda la fondatrice della Maison «ha raccontato la moda in una maniera molto personale» e i coniugi hanno manifestato «creatività e pragmatismo, perché poi sono riusciti a mettere in pratica i progetti. Ci lasciano l'idea che in Italia quando si fa qualcosa di speciale poi questo viene riconosciuto e si diventa poi quei narratori dell'Italian Style come lo sono stati».

«Con Rosita Missoni perdiamo un'icona della moda e soprattutto un orgoglio lombardo - ha affermato Barbara Mazzali, assessore Moda e Design di Regione

Lombardia - Missoni è stata non solo una stilista visionaria, capace di trasformare la maglieria in arte e colore, ma anche un'autentica ambasciatrice del genio creativo e della tradizione del nostro territorio nel mondo».

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