"Se qualcosa può andar male, lo farà" (Arthur Bloch). In caso di dubbi sulle letture estive, il consiglio è quello di leggere, con una buona dose di ottimismo e sorriso: La legge di Murphy, da cui abbiamo tratto la frase iniziale del nostro articolo, che è un po' il sunto del divertente libro, ma anche di quello che con l'avvento dell'Intelligenza Artificiale sta succedendo nel web.
Il peggio della "rete"
Se fino a qualche tempo fa, nonostante le dovute precauzioni, il web era anche un importante bacino di conoscenza e condivisione tra i popoli, ora è uno strumento da cui è bene approcciare con grande attenzione. Gli sfolgoranti social media, portatori di amicizie virtuali e di parecchie dipendenze, ormai vedono tramontare il loro successo, tra migliaia di profili falsi, malfunzionamenti dell'argoritmo e quantità gigantesche di fake news.
Con l'avvento dell'Intelligenza artificiale (AI), si era sperato che le cose potessero in parte migliorare, anche se è vero, come dicevamo in apertura, che: "il peggio non è mai morto"; per cui tutta la serie di content riversati su Internet invece di "ripulire" hanno aggiunto "spazzatura telematica" tanto da venire chiamati slop, il nuovo termine che ha sostituito quello di spam.
Cos'è lo Slop
Il termine è nato nei vari forum online dove si scambiano ancora informazioni tra "umani" per definire contenuti di scarsa qualità, fake news o video e immagini fasulle generati dall'IA che si trovano nei social media, nell'arte, nella letteratura e, sempre più, nei risultati di ricerca. Come riportato dal sito nssmag.com, gli esempi sono molti. "Quando Gemini, l’AI di Google, afferma che gli astronauti hanno effettivamente trovato dei gatti sulla Luna, quello è slop. Ma anche la ricostruzione inesatta di una certa informazione lo è: chiedendo a Gemini di condurre una ricerca, tutti i dati storici come date o eventi privi di una base documentale sono basicamente inventati di sana pianta".
Ma non soltanto, anche le foto che spesso vengono percepite dagli utenti meno "navigati", incredibili e reali, in realtà non lo sono: "Un caso virale è stato quello di una raffigurazione di Gesù composta da gamberetti, ma anche un delirio architettonico rococò creato da una AI che alcune pagine “slop” di Facebook pubblicavano come ricostruzione delle Terme di Caracalla a Roma per la meraviglia di tutti quegli utenti che amano commentare con emoji o con esclamazioni", scrive il giornalista Lorenzo Salamone che ha condotto un'inchiesta in merito.
Dalla "conoscenza" al "ridicolo" in un click
Slop è balzato prepotentemente all'attenzione proprio recentemente, quando Google ha integrato il suo modello di intelligenza artificiale Gemini nei risultati di ricerca negli Stati Uniti. Questo per fornire risposte dirette alle ricerche degli utenti attraverso una AI Overview in cima alle pagine dei risultati di ricerca.
Ma anche se lo scopo era alto, il risultato è stato bassissimo viste le risposte dell'AI, diventate poi centinaia di divertenti meme. "Obama era musulmano, Drake giocava nella lega nazionale di football americana, i cani possono possedere e gestire hotel e pilotare aerei", spiega Salamone nel suo articolo, segno tangibile che seppur "Intelligenza", quella "Artificiale" non è ancora in grado di distinguere contesti, come fa egregiamente la mente umana, e operare con quel “senso di verosimiglianza” che permette all'uomo di distinguere il plausibile dall’impossibile.
Un problema di non poco conto
Così come il termine "slop" in inglese indica la "sbobba" o la brodaglia parole usate per indicare un cibo particolarmente nauseabondo, così riferito alla rete significa proprio una "disgustosa poltiglia" di notizie prive di qualsiasi fondamento. Se tutto questo da un lato può risultare anche divertente, in realtà c'è ben poco da sorridere visto che non solo questo tipo di contenuti "fake" aumenta, ma crea verità e convinzioni basate assolutamente sul nulla, di una pericolosità da non sottovalutare.
Per fortuna slop - che ha preso come accennato, lo stesso significato di Spam -proprio come quest'ultimo si sta facendo conoscere per la sua accezione negativa: "Il mondo dell’informazione non sembra sull’orlo di sprofondare nel caos: secondo Chartbeat (una risorsa digitale, utilizzabile tramite diversi dispositivi, che consente di analizzare dati relativi alle prestazioni di specifici contenuti diffusi in Rete) poco dopo il lancio delle risposte AI alle
domande sui motori di ricerca, l’entusiasmo si è esaurito e gli utenti sono tornati a condurre ricerche su pagine vere", conclude Salamone. Come dire, l'intelligenza umana, ha ancora grandi speranze per il futuro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.