I punti chiave
Sono centinaia e centinaia gli atleti che stanno partecipando alle Olimpiadi di Parigi che sono arrivate al giro di boa (la fine è prevista domenica 11 giugno): la loro provenienza da ogni parte del globo, inevitabilmente, sta causando alcuni casi di Covid che ha messo in luce una portavoce dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), l'epidemiologa Maria Van Kerkhove, che ha stimato in "almeno 40 atleti" quelli che hanno attualmente il virus.
"Nessuna sorpresa"
Nessun allarme e nessuna sorpresa, però: l'agente virale ormai non è più una pandemia e nemmeno pericoloso come tre anni fa ma è rimasto tra noi assieme ad altre decine di agenti patogeni presenti tutto l'anno. "Non sorprende vedere atleti infetti, perché il virus circola abbastanza rapidamente in altri Paesi", ha sottolineato l'esperta in una conferenza stampa in Svizzera come fa sapere il quotidiano L'Equipe assieme ad altre testate francesi.
Il parere dei virologi
Non si è fatta attendere la risposta dei virologi italiani che all'AdnKronos Salute hanno detto la loro sulla condizione degli atleti al Villaggio Olimpico: Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie Infettive al Policlinico San Martino di Genova, aveva già puntato l'accento su un problema ben più grave riguardante le infezioni e malattie che si beccano buttandosi nell'acqua della Senna e oggi è tornato sull'argomento. "Siamo arrivati al paradosso: le persone possono morire di E. coli, per leptospirosi, di una salmonellosi, per un tuffo nella Senna. Ma si preoccupano di 40 atleti, giovani e sani, che hanno un raffreddore e sono positivi al Covid".
Nessun allarme sul virus nemmeno dal virologo Fabrizio Pregliasco, per il quale il numero di 40 atleti potrebbe anche essere sottostimato a causa di casi di positività ancora più banali o asintomatici che si registrano in qualsiasi contesto, certamente non soltanto alle Olimpiadi. L'esperto ha spiegato che a maggior ragione tra gli atleti si tratta di "persone giovani, in ottime condizioni fisiche, per le quali gli effetti dell'infezione presumibilmente non sono rilevanti". Per queste ragioni non c'è motivo di nessuna preoccupazione così come sottolineato dall'Oms ma soltanto il consiglio, in caso di positività, di indossare la mascherina. "Perché no. Proprio come Tamberi, potrebbe essere utile indossarla al bisogno per difendersi ed essere sicuri di rimanere nella miglior forma atletica possibile".
Quando si parla di Covid ormai non ci si fa più caso perché è come se parlassimo di influenza: è questo il senso delle parole dell'epidemiologo Massimo Ciccozzi che all'AdnKronos ha spiegato che questo virus ormai "è endemico e ci sarà sempre anche per i prossimi mille anni.
Ci dobbiamo abituare alla risalita dei casi quando c'è un movimento maggiore di persone, come può accadere alle Olimpiadi, durante le vacanze, il ritorno a scuola o il prossimo Giubileo. Quando le persone si incontrano quindi può accadere un lieve picco di contagi. Ricordo che la situazione sanitaria è tranquilla".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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