Allora cacciate pure Saviano, non cedete su Facci e la Nato: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il vertice dell'Alleanza Atlantica, le polemiche sulla Rai e il Pnrr

Allora cacciate pure Saviano, non cedete su Facci e la Nato: quindi, oggi...
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- Timmermans, aridaje. Il falco del climatismo, vero padre padrone di questa Commissione, torna sull’argomento “caldo” del giorno. Ovvero il crescente malcontento verso la linea del rigore verde dell’Ue. Bene. Di fronte al rischio che il Ppe voti con i conservatori il nostro Frans che fa? Abbassa i toni? Smussa gli angoli? Rivede qualche dogma ecologico? No. All’incontro del Consiglio informale dei ministri dell’Energia, dice: “Quello che è stato fatto non è abbastanza e bisogna fare molto di più per ridurre le emissioni”. Se non vi è chiaro, questi non fanno passi indietro. Dunque per un’Ue ambientalista ma non climatista alla Greta forse è il caso se ce ne ricordiamo alle prossime elezioni.

- Improvvisamente, adesso che alla Rai ci sono Roberto Sergio e Giampaolo Rossi, Corrado Augias scopre che “ci sono tante Italie” e vanno “narrate tutte”. Bene. Giusto. Però mi chiedo: secondo lei, mio caro Corrado, fino ad oggi le “Italie” di cui parla sono state narrate bene? Oppure una larga fetta di elettorato, peraltro maggioritaria, si è ritrovata sotto-rappresentata nel mezzo dei vari Report, Cartabianca, Che tempo che fa, Sanremo e via dicendo?

- Il caldo uccide perché siamo una popolazione di vecchi. E la soluzione sapete quale è? Aria condizionata. Aria condizionata a palla. Quella che per anni è stata demonizzata come la causa di ogni riscaldamento globale. Anzi: ora che ci penso, l’accendo. Aaaah: frescura.

- Un pezzo intero, dico proprio una paginata di Repubblica dedicata alla petizione lanciata su Change.org per il salario minimo. E poi ci lamentiamo se nessuno legge i giornali.

- Quando si tratta di incontri così complessi, la cosa migliore sarebbe attendere la conclusione dei lavori e poi trarre le conseguenze. Ma è difficile esimersi dal commentare. Dunque ci limiteremo a dire che questo primo giorno di vertice Nato non si è chiuso bene per Zelenszky. Sì, certo: Erdogan ha dato il suo via libera alla Svezia nell’Alleanza e dalla Francia arriveranno missili a lunga gittata. Però non ci sono road map per l’ingresso di Kiev nella Nato. Il presidente ucraino non l’ha presa bene.

- Modificati 10 obiettivi su 25 del Pnrr per riuscire a ottenere i soldi dall’Ue. In gran parte dei casi, il motivo è semplice: le Amministrazioni hanno emesso i bandi ma il mercato non ha risposto. O ha risposto picche. Adesso ditemi: perché la colpa dovrebbe essere del governo Meloni se il progetto l’ha scritto Draghi?

- Ah, altra cosa. Va bene il piano di ripresa e resilienza. Ma mi spiegate per quale diavolo di motivo con le mie tasse (i soldi sono a prestito, hanno un tasso di interesse che dovremo ripagare) dovremmo rimettere a nuovo gli studios di Cinecittà? Cioè, voglio dire: davvero lo Stadio Franchi, quello di Venezia e i capannoni per fare i film servono a rilanciare il Paese?

- C’è una legge non scritta nel giornalismo di tutto il mondo: il direttore è sovrano assoluto, più o meno, del suo giornale. È lui a decidere come e quali articoli si scrivono. Per cui i colleghi di Rainews hanno tutto il diritto di lamentarsi, di ritirare le firme, di protestare se vogliono. Ma se non ti piace la linea editoriale non v’è alcuna “censura o imposizione”: o ti adegui, o ti ritagli uno spazio, o sei sempre libero di fare le valigie.

- Immagino che i colleghi di Rainews non fossero tra quelli che, nella famosa conferenza stampa di Draghi, applaudirono il premier come fossero allo stadio. Quella sì che fu l’epopea del pluralismo.

- Il presidente francese Emmanuel Macron ha promesso all'Ucraina missili a lungo raggio Scalp: lo ha annunciato al suo arrivo in Lituania per il vertice della Nato. "Abbiamo deciso di consegnare all'Ucraina nuovi missili che le permetteranno di colpire in profondità", ha detto Macron. Della serie “state tranquilli, l’Europa non parteciperà alle guerra e non consegneremo armi capaci di colpire la Russia”. Come no.

- In questa stagione di trasformazione culturale del Paese, nel pieno della bufera mediatica esplosa contro il giornalista di Libero, ragione o torto che abbia, il centrodestra di Rai e di governo non dovrebbe cedere. O meglio: dovrebbe infischiarsene delle polemiche e consegnare la striscia quotidiana a Facci. Non possono certo bastare due parole sguaiate per cacciarlo dalla Rai.

Altrimenti non si capisce per quale motivo Roberto Saviano, che ha dato della “bastarda” in diretta tv all’allora leader dell’opposizione, dovrebbe poter continuare ad avere un programma in prima serata. Lui sì, Facci no: figli e figliastri?

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