
I punti chiave
Manca poco per l'inizio della primavera astronomica che, come accade ogni anno, arriva nel giorno dell'equinozio. La stragrande maggioranza delle persone ritiene che la data sia fissa, ossia il 21 marzo, ma per alcune precise ragioni non è così e ogni anno è sempre diversa. Prima di spiegare cosa accade nel dettaglio, diciamo subito che la data di quest'anno cadrà giovedì 20 marzo alle ore 10.01 e 25 secondi.
Cosa significa equinozio
Quando viene utilizzato questo termine si intende la stessa durata di giorno e notte, equamente divisi in 12 ore. Dal giorno successivo e fino al successivo equinozio d'autunno che nel nostro emisfero, quello boreale, cade a settembre (per quello australe è tutto il contrario) le ore di luce superano quelle di buio. La parola deriva dal latino "aequus" (uguale) e "nox" (notte). Per gli appassionati astronomi, va detto che in questo particolare giorno i raggi solari sono perpendicolari all'equatore terrestre, questo significa che il Sole si trova allo zenit su ogni punto dell'equatore.
Perché cambia ogni anno
Uno degli aspetti più interessanti è, come anticipato, la data: perché è diversa ogni anno e non avviene sempre il 21 marzo? Questo è un "mito" da sfatare perché il movimento della Terra intorno al Sole non dura 365 giorni esatti ma bisogna aggiungere 5 ore e 48 minuti circa. Ecco perché ogni anno è diverso da quello appena trascorso: nel 2024, ad esempio, l'equinozio di primavera si è avuto sempre il 20 marzo ma alle ore 22.24 italiane. È interessante sapere che la data del 20 marzo, a orario differenti, ce la porteremo dietro fino al 2102 con qualche eccezione dal 2044 quando l'equinozio di primavera potrà capitare anche prima, il 19 marzo.
Il calendario
Oltre alle quasi sei ore da aggiungere a 365 giorni, ricordiamoci anche che ogni quattro anni viviamo un anno bisestile (febbraio con 29 giorni), da quando cioé fu adottato in maniera definitiva il calendario gregoriano che è dovuto proprio a quelle 5 ore e 48 minuti "in più" rispetto ai 365 giorni stabiliti per praticità dall'anno civile ed è il motivo per cui le date si equinozi e solstizi sono sempre variabili.
Conti astronomici a parte, tra pochi giorni entreremo ufficialmente in primavera mentre al di sotto dell'equatore inizierà l'autunno.
Altri appuntamenti da segnare sul calendario saranno con il solstizio d'estate, anch'esso variabile e che indica il giorno con più ore di luce in assoluto (21 giugno), poi andremo incontro all'equinozio d'autunno (il prossimo 22 settembre) per concludere l'anno con il solstizio d'inverno che cadrà il prossimo 21 dicembre. Per questi ultimi, però, manca ancora molto tempo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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