Proviamo a dare un po' di colore poetico alle notizie in bianco e nero che circolano sul web, di seguito alcune della parole che hanno risuonato in questa settimana viste attraverso un filtro a colori
Poesie
Il ministro Valditara aggiorna i programmi scolastici e punta su alcune cose, tra cui il latino a la poesia. Poesia da imparare a memoria, oltre che da comprendere nei suoi significati più nascosti. Suona strano ci siano state critiche a un provvedimento che dovrebbe semplicemente conciliare gli italiani con la propria anima più profonda, quella che si incontra con un’identità di santi, navigatori e poeti, appunto. Ma nelle acque inquinate dei social i navigatori si oppongono a prescindere. Bentornata poesia.
Bibbia
Tra gli aggiornamenti dei programmi scolastici c’è anche la lettura della Bibbia. E questa è una scelta fondamentale. Ma non per motivi religiosi. Semplicemente perché un paese che ha nella sua arte visiva un asset fondamentale non può avere giovani, magari con l’aspirazione di fare pure gli artisti, che si ritrovano di fronte a un giudizio universale, o a una storia di Mosé, e che ignorano completamente la narrazione che quel dipinto rappresenta. Che ci piaccia oppure no, la nostra è una società fondata anche sulla Bibbia.
Molestie di massa
Si parla molto di queste molestie di massa perpetrate da gang di nordafricani ai danni di ragazze, colpevoli solo di non sottomettersi al maschilismo. I fatti sono talmente gravi che dovrebbero mettere d’accordo tutti e tutti insieme dovremmo condannare questi fatti e combatterli uniti. Invece quelle stesse femministe o sedicenti tali, quelle che si indignano per il “catcalling” o il “manspreading” del maschio bianco, ora vergognosamente tacciono. E questo ci dice quali siano realmente gli intenti che le muovono.
Woke in fiamme
La California è andata in fiamme e uno dei dibattiti che sta accendendo l’opinione pubblica americana ora è in che misura tutto questo sia colpa anche del woke. Le politiche DEI (diversity, equity, inclusion) per anni hanno fatto prevalere l’inclusione all’efficienza, concentrandosi sull’importanza di spianare la carriera a persone lesbiche o diversamente diverse e facendo passare in secondo piano l’efficienza che nasce dalla competizione. Il risultato è stato certamente una reazione inadeguata alla gravità dei fatti. Il woke, alla fine, fa male alla società.
Oliviero Toscani
È morto Oliviero Toscani e anche in morte ha diviso il paese. Sui social c’è chi lo celebra come santo radial chic e chi invece non gli risparmia attacchi e insulti anche in punto di morte. A me la morte di Toscani ha suscitato domande che riguardano il ruolo dell’artista e il suo rapporto con il potere e con il conformismo delle idee. Cioè, fino a che punto un artista può inseguire le idee dominanti e farsi bocca del potere?
Morire a testa in giù
Seminare odio. Bisogna usare le parole giuste per le persone che dedicano tempo ed energie a seminare odio e divisione. Come i due divenuti celebri per qualche minuto questa settimana, grazie alla segnalazione di Susanna Ceccardi, che cantavano di far morire a testa in giù Salvini e la Meloni.
L’odio e la divisione sono il frutto più spinoso di quest’era in cui i social network possono amplificare a dismisura quelle cose che, come ricordava Umberto Eco, venivano un tempo dette al bar. Dove qualcuno che ti zittiva c’era sempre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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