Oggi è la Giornata mondiale della birra artigianale: eccone una per ogni Regione

In Italia la birra è diventata una vera e propria eccellenza. In occasione della giornata nazionale della birra artigianale abbiamo scelto una birra per ciascuna regione, da bere questa estate o da stappare nelle occasioni speciali

Oggi è la Giornata mondiale della birra artigianale: eccone una per ogni Regione

Il mondo della birra italiana è in fermento. Secondo l’ultimo report di Assobirra relativo al 2022 i consumi sono saliti del 6%, ma a crescere, negli ultimi anni, è anche la cultura di chi beve boccali, bottiglie e lattine. Nel nostro Paese, infatti, si sta capendo che la birra non è solo l’accompagnamento a pizza e patatine – abbinamento opinabile d’altronde– o un modo semplice per passare il tempo con gli amici, ma è un mondo pieno di sfaccettature, di stili e di contesti diversi di bevuta. Ad attirare gli appassionati sono ovviamente i prodotti artigianali, sia di importazione, sia made in Italy. Sì perché, non saremo la Germania, ma anche lo stivale è pieno di birrifici che offrono percorsi degustazione, visite e soprattutto delle birre di tutto rispetto. Questo universo, ormai, ha superato quota mille realtà triplicandosi nell’arco di un decennio ed esige un racconto sempre più approfondito: ecco perché accanto ai libri sul vino, troviamo guide come Birre d’Italia di Slow food che premia i prodotti e le aziende migliori.

luppoli

Vengono organizzati, poi, eventi di diverso genere (virtuali e non), e da qualche anno ci sono pure giornate dedicate da cerchiare sul calendario. Ogni 23 giugno, ad esempio, si festeggia la giornata nazionale delle birre artigianali: è una celebrazione istituita da Unionbirrai nel 2021 ed è nata per diffondere conoscenza e cultura brassicola nella nostra nazione. Per l’occasione abbiamo scelto di raccontarvi un’etichetta italiana per ogni regione, anche con l’ausilio della Guida alle Birre d’Italia 2023. Nessuna pretesa di selezionare le migliori. I nostri sono solo suggerimenti per conoscere meglio il territorio anche attraverso le birre.

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Produzione delle lattine del Birrificio Lambrate di Milano

Lombardia –American Magut, Birrificio Lambrate

La Lombardia è una regione di riferimento per la birra italiana. La sua cultura brassicola vede nel 1996 (anno di nascita del Birrificio italiano e del Birrificio Lambrate) una data cruciale per la sua affermazione. Da allora, infatti, il territorio si è riempito sempre più di microbirrifici e brewers vogliosi di sperimentare. Così Milano, in pochi anni, è diventata una capitale del luppolo piena di bottiglie e fusti che arrivano da tutto il territorio italiano. La birra che abbiamo scelto viene proprio da una delle realtà storiche del capoluogo meneghino. Si tratta, infatti, dell’American Magut del Birrificio Lambrate:questa birra che ha ottenuto numerosi riconoscimenti europei è una West Coast pilsner di 5%. È molto equilibrata e beverina, con aromi resinosi e floreali.

Trentino Alto Adige – El Batolon, Rampeér 2023

La Weiss è una birra molto diffusa in Baviera e prevede diverse declinazioni. Questa birra prodotta dal birrificio Rampeér in provincia di Trento è una versione scura realizzata con malti d’orzo peculiari. Gli aromi dominanti sono di cacao e nocciola.

Valle d’Aosta – Balance, Les Bières du Grand St. Bernard

Questa lager valdostana è un birra da bere tutti i giorni ma non nasconde il suo carattere. Dal colore ambrato chiaro, al naso sprigiona sentori di caramello. Una delle sue caratteristiche principali? Lo dice il nome, è ben bilanciata.

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Liguria – Saison, Maltus Faber

Le Saison sono birre ad alta fermentazione. Nascono in Vallonia e come suggerisce il nome sono nate per essere bevute in estate. Anche se adesso si trovano un po' tutto l'anno. L’interpretazione di questo birrificio ligure sfocia in un connubio tra note fruttate, speziate e sentori erbacei. Uno dei suoi punti di forza è la facile beva.

Piemonte – Lune 2014, Baladin

Baladin, in provincia di Cuneo, è una delle istituzioni della birra piemontese. La sua Lune 2014 è una birra dall’alto grado alcolico (13%), molto complessa e consigliata per il fine pasto. Affinata in botti di legno che prima hanno ospitato il vino (siamo pur sempre nelle Langhe) è rotonda ma allo stesso tempo acida e tannica.

Veneto – 1291, Mastino

La 1291 è una Bohemian Pils a bassa fermentazione, prodotta con la tecnica della decozione a tre tempre. Il suo nome è la dato di nascita di Cangrande della Scala, a cui è dedicato il primo prodotto in assoluto di questo birrificio veneto. Al naso è fresca e floreale, in bocca presenta un corpo medio, e un’aromaticità sprigionata dai luppoli Tettnanger e Mittelfrüh.

Friuli Venezia Giulia – Babél, Foglie d’Erba

Questa è un’America Pale Ale con aromaticità garantita da un ricco bouquet di luppoli aromatici. Il corpo è leggero ed è molto beverina. Ma al naso non mancano le note di frutta tropicale e agrumi.

Emilia Romagna – Jana, Bellazzi

Un Saison tra le più riconosciute d’Italia. Questa birra si distingue per note di cereali e una leggera acidità che disseta e pulisce la bocca. L’aroma e il gusto agrumato perculiari sono dovuti dalla scorza di un frutto sardo, noto come pompìa.

Toscana – Barab, Degged

Questa birra si ispira alla categoria delle Schwarz, tipiche birre scure tedesche dal corpo abbastanza leggero. La Barab si fa amare per note di caffè, cioccolato, pane di segale, ma anche un sentore di caramello ed erba tagliata.

Umbria – 4 a 3, Birra Perugia

Il nome di questa Pils, prodotta da uno dei birrifici più noti dell’Umbria, è un chiaro riferimento a una partita di calcio: 4 a 3 infatti è il risultato indimenticabile dell’epica sfida fra Italia e Germania al mondiale del 1970, uno dei momenti indimenticabili della storia dello sport. Con 4,3 % e un formato in lattina, ha profumi fragranti e grande bevibilità.

Lazio – Papanero, Ritual Lab

La Russian Imperial Stout di Formello si distingue per un colore nero e un corpo cremoso che accoglie aromi di cioccolata, caramello e caffè. Di 12,5%, è uno dei simboli del birrificio Ritual Lab.

Marche – Jimmy Pale, Rent On

Secca, erbacea e facile da bere. Ma non scontata. La Jimmy Pale presenta al naso sentori fruttati e resinosi. L’abbondante utilizzo di luppoli americani Centennial, Simcoe e Cascade, le dona un deciso gusto amaro e una piacevole intensità olfattiva.

Abruzzo – Dirty Purple, La Fortezza

Abbiamo deciso di rappresentare l'Abruzzo da una Iga (Italian grape ale), uno stile italiano che prevede l’aggiunta di mosto d’uva nel processo produttivo. La Dirty Purple, in particolare, viene realizzata con uve Montepulciano. Il risultato sono sentori di legno e di vaniglia, i contorni eleganti di una birra elegante e allo stesso tempo strutturata.

Molise – Hops Gonna Kill Me, Cantaloop

Viene prodotta in provincia di Isernia e si ispira alla categoria delle Black IPA/Cascadian Dark Ale, birre nate negli Stati Uniti. Le particolarità di questo stile recente si riverberano in questa birra molisana che presenta note agrumate, di frutta tropicale, cioccolata ed erba tagliata.

Campania – Gramun, Serrocroce

Campania solo terra di vini e buon cibo? Chi l’ha detto. Questa regione si sta aprendo al mondo della birra e nel mese di giugno ha organizzato la prima edizione del "Campania Beer Expo", un salone promosso dalla Regione per mettere in mostra le realtà del territorio che si dedicano alla produzione brassicola artigianale. Tra i banchetti allestiti al museo Mann c’era anche quello di Serrocroce, birrificio irpino produttore di Granum: questa è una birra saison dalla schiuma bianca, massiccia e persistente, che trova il suo quid nell’utilizzo dei grani antichi (il Senatore Cappelli è quello dominante). La sua acidità pungente offre un finale piacevolmente secco.

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Calabria – Anfiarao, Gli Sbronzi

Una scotch ale complessa, la definisce la Guida di Slow food: all’olfatto presenta sentori di malto, caramello, frutta matura, nocciola. Nonostante ciò, il sorso è scorrevole e volge verso un leggero amaro. Equilibrata e facile da bere.

Basilicata – Zimmr, Birrificio del Vulture

Una birra affumicata e complessa, che va fuori dagli schemi. Nella precisione questa è una doppel-bock torbata. Ha un sorso dolce ma bilanciato, con un retrogusto torbato. Non una birra da portare in spiaggia, insomma, ma gli appassionati la berrebbero anche tutto l'anno.

Puglia – Arsa, Birranova

Birra scura prodotta usando grano arso e malto affumicato. Dalla schiuma cremosa e il corpo leggero, al naso è tostata ed affumicata, con nota fruttata di prugne secche. Al gusto si fa spazio la nota tostata.

Sicilia- La Carretta, RockBrewery

Lo stile della Carretta è quello delle Altbier di Düsseldorf. Ha un colore ramato, è robusta e si abbina bene anche a piatti saporiti e formaggi. Una rossa dal carattere estremamente deciso.

Sardegna – Wine explosion Bovale, Barley

Il pluripremiato birrificio isolano è celebre anche in

penisola per le sue birre Iga. Tra le diverse abbiamo scelto questa 5% dal colore ramato e una bella schiuma. Al naso offre note di frutti rossi, mentre in bocca è ricca e regala sapori di frutti rossi e malti caramellati.

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