Blu, rossi o verdi: ecco il significato del colore dei passaporti

La hostess Brenda Orelus ha spiegato in video ai propri followers il motivo per cui esistono queste differenze cromatiche

Blu, rossi o verdi: ecco il significato del colore dei passaporti
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Passaporti di colore differente a seconda del Paese in cui vengono stampati e dunque di quello di provenienza del titolare del documento necessario per viaggiare in tutto il mondo: un aspetto, questo, sul significato del quale non ci si sofferma troppo, ma dietro cui ci sono delle motivazioni di base in genere poco note ai più.

Tra nero, blu, rosso o verde è possibile notare come esistano più soluzioni, e per spiegare il perché di tali differenze la hostess statunitense Brenda Orelus ha voluto realizzare un video su Instagram dedicato ai propri followers che ha avuto grande risalto e diffusione. Dietro la scelta operata dai vari Paesi del mondo vi sono tutta una serie di fattori, tra cui eventi storici, motivi connessi all'identità nazionale, a questioni religiose o a considerazioni più pratiche

In genere, spiega la donna, i passaporti di colore blu sono associati a Nazioni contraddistinte da libertà e stabilità politica: si tratta di documenti ad "alta mobilità", così chiamati dalla hostess sulla base della"quantità di visti che non devi ottenere per entrare in un Paese". Sono Gli Stati Uniti d’America, il Canada e il Regno Unito ad aver scelto il colore blu, così come i Paesi del Caricom, comunità di 15 stati dei Caraibi, facendo tale scelta cromatica forse per il forte legame col mare, e quelli che aderiscono al Mercosur, mercato comune dell'America meridionale (in cui troviamo Brasile, Argentina, Uruguay o Paraguay).

Il colore verde, quello scelto da Maometto, è anche il prediletto dagli Stati di religione islamica, e si ritrova in Medio Oriente ma anche in alcune parti dell'Africa. I passaporti verdi sono in genere associati a una "mobilità" di livello inferiore, dato che i possessori di solito "passano attraverso più visti e devono affrontare restrizioni più problematiche". Ritroviamo tale scelta cromatica ad esempio in Marocco, Arabia Saudita, Pakistan e Turkmenistan, ma non solo. Il passaporto verde è adottato anche dai Paesi aderenti all’Ecowas, la comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, per cui lo ritroviamo in Burkina Faso, Costa d’Avorio, Nigeria, Niger e Senegal.

"Il colore rosso è in genere associato con il potere e l'autorità", spiega ancora Brenda,"ed ecco spiegato il motivo per cui è una scelta molto popolare e diffusa nel mondo". I passaporti di questo colore sono generalmente associati a una più "alta mobilità globale", quindi ancora una volta "non sono richiesti particolari visti quando i possessori vogliono viaggiare". La scelta cromatica è condivisa dai Paesi dell'Unione europea, ma anche da Stati ad essa vicini come Turchia, Macedonia o Albania. Rosso, come la bandiera, è anche quello Svizzero e quello di Nazioni ex comuniste come Russia, Cina, Serbia, Lettonia, Romania e Polonia. Stessa scelta cromatica per numerosi Stati andini, come Ecuador, Colombia, Bolivia e Perù.

Il colore nero è più raro e in genere utilizzato da alcune Nazioni come Ciad, Zambia, Repubblica democratica del Congo, Burundi, Botswana, Gabon, Malawi e Angola. Anche la Nuova Zelanda, visto il suo legame col colore, lo ha scelto per i propri passaporti.

Un colore associato, spiega la hostess, con "raffinatezza e forza" ma anche con una "bassa mobilità globale", per cui i suoi possessori devono in genere"affrontare più restrizioni". Si tratta anche della scelta cromatica effettuata per realizzare i passaporti diplomatici.

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