Le carceri italiane sono una polveriera in fase di esplosione, come dimostrano le tante, troppe, aggressioni e rivolte che vi si verificano. Gli agenti penitenziari sono allo stremo, stanchi di subire angherie dai detenuti nello svolgimento del proprio lavoro. Uno degli episodi più gravi si è registrato nella giornata di venerdì 20 settembre nel Padiglione B del carcere Lorusso e Cutugno di Torino. Durante prolungati disordini, un detenuto in evidente stato di alterazione, ha aggredito due agenti della Polizia Penitenziaria e continuato a creare disordini, senza un motivo apparente, minacciando e offendendo il personale, distruggendo suppellettili e danneggiando il circuito delle telecamere.
Ma la situazione è ulteriormente degenerata ieri mattina, attorno alle 8, quando un altro detenuto, di origine nigeriana, durante le operazioni di trasferimento di alcuni detenuti verso altri penitenziari regionali, si è opposto. Sono stati inutili i tentativi di mediazione degli agenti, che hanno tentato in ogni modo di calmare lo straniero che, all'apice della sua furia, li ha aggrediti. Ha spintonato e morso i poliziotti della penitenziaria e sono stati in tutto 5 quelli che hanno riportato conseguenze, tra vistosi morsi che hanno provocato ecchimosi e contusioni, refertate dall'ospedale Maria Vittoria di Torino con prognosi variabili tra i 3 e i 4 giorni.
"Il carcere di Torino è totalmente fuori controllo, il personale di Polizia Penitenziaria viene decimato quotidianamente. Tra il 20 e il 21 settembre, sette agenti sono rimasti feriti, con un totale complessivo di 26 giorni di prognosi. Siamo arrivati, nei primi nove mesi dell'anno, a un numero allarmante di 46 aggressioni e 71 agenti feriti", ha dichiarato in una nota il segretario generale del sindacato Osapp, Leo Beneduci. Questi, spiega il sindacalista, sono numeri "senza precedenti nella storia del carcere torinese, e tutto questo avviene nel totale silenzio dell'Amministrazione centrale e delle istituzioni".
Il carcere di Torino è ancora senza comandante di reparto titolare mentre, spiega Beneduci, personale in missione temporanea viene inviato in altre strutture, come Biella e il carcere minorile Beccaria di Milano. Restano sguarnite le carceri di Torino, Cuneo e Ivrea, "lasciate in balia degli eventi".
Nonostante questo, ci tiene a sottolineare il sindacalista, "il personale di Polizia Penitenziaria continua a svolgere il proprio dovere con estrema professionalità e dedizione. A loro va il nostro più profondo riconoscimento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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