La truffa della carta prepagata: ecco quanto può costare cara

Sfruttando le difficoltà della vittima di turno, i truffatori pagano una cifra irrisoria per impossessarsene, ma dopo la vendita possono nascere problemi molto gravi

La truffa della carta prepagata: ecco quanto può costare cara
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Approfittare delle difficoltà economiche, e non solo, dell'obiettivo di turno per acquistare una carta prepagata a suo nome: inizia così, con una semplice compravendita, una truffa che può comportare per la vittima conseguenze anche molto gravi.

A segnalare il nuovo genere di frode, come riferito da Varese News, è l'avvocato Gianmarco Beraldo, il quale da solo ha rilevato 6 episodi concentrati in pochi mesi, sufficienti a far comprendere come non si tratti di un caso isolato ma di una strategia che sta prendendo piede e ha avuto una decisa accelerata nell'ultimo periodo.

Il primo passo è quello di trovare la vittima perfetta, in genere un individuo con problematiche economiche o con difficoltà rilevanti, come ad esempio una condizione di dipendenza da alcol o da droghe: l'aspetto più sconfortante della vicenda, secondo quanto spiegato al quotidiano dal legale varesino, è che talvolta l'autore del raggiro è addirittura un familiare.

L'autore della truffa si propone di "aiutare" questa persona, acquistando per una cifra irrisoria una carta prepagata a suo nome di cui in genere conosce l'esistenza. Fornendo spiegazioni generiche o poco chiare per questa sua necessità, il compratore propone solitamente una cifra irrisoria per poter mettere le mani sulla carta, più o meno una somma compresa tra i 20 e i 50 euro. Una quantità di denaro poco rilevante che tuttavia può tuttavia diventare tale per un individuo che versa in condizioni di difficoltà economiche o di pesanti dipendenze.

Ricevuta l'offerta, la vittima accetta, non rendendosi conto che lasciare andare quella prepagata a suo nome, anche se vuota, comporta dei rischi rilevanti. Ottenuto quello che voleva, quindi, il truffatore può agire come meglio crede, utilizzando la carta per mettere a segno una serie di raggiri senza esporsi in prima persona. "Vende auto che non possiede, chiedendo anticipi che fa depositare sulla carta, o organizza altre frodi finanziarie coinvolgendo numerose vittime", spiega l'avvocato Beraldo.

Il problema arriva nel momento in cui queste vittime agiscono legalmente contro il presunto autore della truffa, rilsalendo tuttavia al nome del proprietario originario della carta, il quale finisce nel mirino delle forze dell'ordine mentre l'autore del raggiro dorme sonni tranquilli in quanto

irrintracciabile. Il titolare della prepagata è quindi costretto a trovare un legale per tutelare i propri interessi in tribunale, trovandosi a fronteggiare delle conseguenze legali di una vendita solo in apparenza non pericolosa.

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