Chef Vaccaro conquista gli italo americani con l'uovo in pellicola

Lo chef Vittorio Vaccaro racconta la sua eperienza alle celebrazioni del "Columbus Day" a Chicago, dove ha presentato alla comunità italo americana, la magia e la tradizione dei piatti del nostro Paese

Chef Vaccaro conquista gli italo americani con l'uovo in pellicola
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La magia del Columbus Day è qualcosa che mi ha toccato profondamente”. Comincia così la chiacchierata con lo chef Vittorio Vaccaro, protagonista della trasmissione A casa cucina papà sul canale Foodnetwork, invitato a rappresentare il nostro Paese a Chicago ai festeggiamenti del Columbus Day, la giornata nazionale di Cristoforo Colombo, che ricorda il suo arrivo nel 'nuovo mondo'. “Sono stato piacevolmente sorpreso - racconta tirando fuori una casseruola, il che promette bene per l’intervista, ma anche per chi la fa - quando Francesca Parvizyar, la manager attiva nello sviluppo del business in USA e nella consulenza alle aziende italiane per le opportunità che il mercato americano offre, mi ha invitato a partecipare a queste celebrazioni”. Dice raccontando il perché di questo viaggio di cui porta ancora dietro le grandi emozioni.

I piatti della tradizione

Francesca mi ha chiesto di cucinare alcuni dei miei piatti per questa enorme comunità italiana che c’è a Chicago e che ogni anno festeggia con una coloratissima sfilata e tanti eventi e occasioni d’incontro che portano la bellezza, l’arte, la moda, il cibo, ma soprattutto la cultura, del nostro Paese a chi, emigrato di seconda o terza generazione, arrivato in America proprio con la valigia di cartone, non ha mai dimenticato da dove arriva”. Un’esperienza quella fatta durante un'intera settimana di permanenza, che ha cambiato molto la sua visione di come veniamo percepiti all’estero, ma soprattutto di come viene raccontato lì il nostro Paese.

L'emozione degli italiani all'estero per il nostro Paese


Ho pensato molto a quale piatto preparare per la cena di gala organizzata da Ron Onesti e dalla famiglia Gullo che da decenni tengono vivo questo legame con il nostro Paese. Il mio scopo era quello di raccontare la semplicità della nostra cucina, esaltata da sapori che solo noi possiamo avere grazie alla terra, al sole e l’amore dei nostri produttori. Alla fine ho cucinato la cosa che più mi rappresentava il mio: 'Uovo in Pellicola'. Qualcosa che ha stupito tutti pur avendo un solo ingrediente, che anche nella forma rappresenta simbolicamente l’unione”. Quell’uovo cotto semplicemente dentro una pellicola in acqua bollente, poggiato su una purea di porri e patate e decorato con caviale rigorosamente italiano e aceto balsamico di Modena, è stato chiamato dalla comunità: 'L’uovo di Vittorio' e ha suscitato l’ammirazione dei presenti, tanto da richiedere allo chef un’altra preparazione.

La forza degli ingredienti Made in Italy

Non nego la difficoltà di quel momento, perché per me una ricetta parte proprio dagli ingredienti e nonostante il grande amore per il nostro Paese, con il passare delle generazione la qualità di questi in America è andata persa. Una cosa che ho voluto sottolineare durante il discorso sul palco dopo la cena. Mi avevano chiesto di preparare un risotto, ma ho preferito portare ancora una volta quei sapori rivisitati, che appartenevano non alle attuali generazioni italo americane, ma quelle dei loro padri e nonni, ed ho preparato una pasta e patate. La cosa che mi ha commosso sono stati i commenti di alcuni commensali che mi hanno confessate che erano 30 anni che non ricordavano più di quel sapore”.

Riportare la tradizione del tricolore negli USA

Mentre lo chef parla e cucina, la curiosità è proprio quella di comprendere gli errori che si fanno in America sul nostro patrimonio enogastronomico. Per spiegarmelo lo chef prende un pomodoro e una foglia di basilico e me li mostra incoraggiandomi a sentirne i profumi. “Questi sono ingredienti semplicissimi, come l'olio evo, non esistono con questa qualità negli USA, o soltanto pochissimi possono permetterseli visto il loro costo. Per questo ho esortato la comunità a far riscoprire ai propri figli i veri sapori. Dal parmigiano, al riso, la pasta le verdure e perfino le patate. Farlo è possibile, l’importante è saperli riconoscere e non mistificarli con le contaminazioni di altre cucine o prodotti che arrivano da altri luoghi che non sono il nostro Paese”.

Un'esperienza che lascia il segno

"Cosa le ha regalato questa esperienza?" è l’ultima domanda che arriva mentre gli spaghetti “rigorosamente al dente” vengono tuffati in un mare rosso di sugo fatto da piccoli pomodorini profumati e qualche foglia di basilico: “perché la pasta al pomodoro è il nostro orgoglio e un capolavoro della cucina”, ci tiene a spiegare lo chef. “Quello che ricorderò è l’amore che quella gente ha per il nostro Paese, che spesso non abbiamo neanche noi che ci abitiamo e diamo per scontate tante cose.

Basta però solo una settimana di permanenza lì per rendertene conto e quando torni apprezzi molto di più i nostri prodotti che hanno il vero sapore della nostra tradizione. Questo sarebbe il grande lavoro da fare: portarli all’estero, combattendo i "fake food", che rovinano il nostro nome e anche la nostra economia”.

Uovo alla Vittorio
Una delle ricette dello Chef Vittorio Vaccaro: L'uovo in pellicola su letto di patate e porri, caviale ed aceto balsamico, preparate per la cena di gala organizzata a Chicago per festeggiare il "Columbus Day"

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