CMG a Milano, un vero evento nazionale per il dialogo tra i media di Italia e Cina

Il Ministro Santanchè e la viceministro Xing Bo per una cerimonia clou in Triennale Milano. Rilancio della collaborazione tra i broadcaster di Italia e Cina e nuove coproduzioni, per parlare di più dell'Italia in Cina, con reciprocità

CMG a Milano, un vero evento nazionale per il dialogo tra i media di Italia e Cina
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“Distanti ma vicini. Media e Cultura tra Italia e Cina nel ventesimo anniversario del partenariato strategico”. È il titolo della cerimonia con cui China Media Group, il colosso della tv pubblica cinese, ha ricordato questa tappa significativa nelle relazioni bilaterali tra i due paesi e tra i media di Italia e Cina, lanciando una serie di programmi televisivi e online coprodotti da entrambi i Paesi. Un evento, quello di due giorni fa, da attenzionare perchè segna una fase nuova. Ad aprire la manifestazione è stato il ministro del Turismo Daniela Santanché, assieme alla vicepresidente di CMG, la signora Xing Bo, viceministro e poi a seguire sono intervenuti i grandi nomi del mondo della comunicazione italiano, il presidente del gruppo Mediaset Fedele Confalonieri, il presidente di Class Editori Paolo Panerai, l’amministratore delegato di Editoria Italia Nicola Speroni e ha portato il proprio saluto il Console generale cinese a Milano, Liu Kan. Firmati da CMG anche due memorandum con Milano Finanza e Telespazio.

Roma e Pechino hanno un rapporto millenario di scambi culturali ed economici ha sottolineato durante il suo intervento il ministro Santanché, ricordando la sua recente visita nella Repubblica popolare e la scoperta di quanto profondo sia l'amore del popolo cinese nei confronti del nostro Paese. Un elemento, questo, ripreso anche dalla viceministro Xing Bo, che ha citato le affermazioni pronunciate dal presidente Xi Jinping durante il suo incontro di luglio con la premier Giorgia Meloni. Il leader di Pechino aveva infatti dichiarato che i due Stati dovrebbero tenere a mente i risultati del reciproco apprezzamento tra civiltà, promuovendo l'eredità culturale e l'innovazione in entrambe le direzioni e favorendo il rafforzamento del rapporto che li lega. “Continueremo ad approfondire la cooperazione nel campo dei media tra Cina e Italia, a collaborare nella produzione di programmi di qualità elevata, nell'innovazione tecnologica dei media, nello scambio e nella coltivazione di talenti” ha aggiunto Xing Bo, “per condividere così le nuove opportunità che la riforma e lo sviluppo della Cina in questa nuova era ci offrono, raccontando con vivacità la storia dell'amicizia sino italiana e migliorando sempre la comprensione reciproca tra i popoli dei nostri due Paesi”.

Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset e di Media for Europe, presente anche in Francia e , ha parlato della strada intrapresa dalla Cina contemporanea, che “sceglie il cammino dello sviluppo pacifico e continua ad aprire le sue porte al mondo. Lo scambio e il dialogo culturale di questa sera ne sono la prova migliore”.Confalonieri ha anche affermato che l’azienda ha intenzione di consolidare la sua “tradizionale amicizia” con China Media Group ed è pronta a dare concretezza al memorandum già siglato nel 2019, in modo da promuovere la cooperazione a tutto tondo tra Pechino e Roma. Anche Nicola Speroni, nel suo intervento, ha ricordato lo stretto rapporto di collaborazione che da anni ormai lega CMG e Editoria Italia e ha annunciato il lancio della nuova rubrica “Un ponte Italia-Cina", realizzata nel 700esimo anniversario della morte di Marco Polo e il cui obiettivo sarà fare leva sulle tradizioni culturali profonde di entrambi i Paesi, per creare, appunto, dei ponti tra Oriente e Occidente attraverso l'interaziona dei media italiani e cinesi.

Per quanto riguarda i nuovi programmi lanciati durante l’evento e realizzati da CMG in collaborazione con i vari partner italiani, ricordiamo Cargo, nuovo format con Class Editori e la serie Scoprire la Cina, 24 puntate e 4 documentari prodotti con il gruppo Netweek.

Raffinato il tocco finale in chiusura dell'evento, significativamente con la Turandot di Giacomo Puccini: applausi alla

soprano Patricia Fodor per la sua esecuzione delle due versioni, sia in cinese che in italiano, di Jasmine, e finale potente e commovente con il tenore Giuseppe Infantino e... Nessun dorma. Verissimo, a giudicare dalla serata.

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