A un mese dall'attacco di Hamas in Israele, la sinagoga di via della Guastalla ha organizzato un incontro per ricordare l'attacco e gli oltre 1000 morti dell'attacco terrorista. Fischi e contestazioni per Giuseppe Sala, sindaco di Milano, quando in sinagoga la presidente del consiglio comunale Elena Buscemi ha detto di portare alla comunità ebraica riunita nel tempio i saluti dell'amministrazione. La contestazione a Sala è principalmente legata alle manifestazioni di piazza pro-Palestina, che in molti momenti ha raggiunto sfumature antisemite. Manifestazioni che il Comune non ha mai condannato nelle sue forme più violente.
"Non ho gradito quello che molti di voi hanno fatto verso il nostro sindaco, potete non essere d'accordo ma questo qui non si fa. Potete farlo fuori. Ma noi siamo italiani e milanesi e rispettiamo il sindaco della nostra città", ha detto il presidente della comunità ebraica Walker Meghnagi prendendo la parola subito dopo Buscemi. La mancata condanna fa male alla comunità ebraica ma si chiede il massimo rispetto per le istituzioni, seguendo il solco che da sempre la comunità ha tracciato in città. Il problema, comunque, esiste e i fischi sono solo l'apice di un malessere diffuso: "Chiediamo al Comune di Milano, che non si è ancora espresso, di condannare le manifestazioni che ci sono state sabato. È assurdo che una città accogliente come Milano non abbia il coraggio di esprimersi. È una questione di giustizia".
Alla sinagoga è intervenuta anche Liliana Segre, non senza amarezza: "Nel 1945 avevo 15 anni. Ne ho 93 e devo ancora essere qui?". La riflessione della senatrice a vita, "mi sembra di aver vissuto invano", è un crudo rimando alla realtà: "Vedere queste fotografie mi fa venire in mente quando nel 1945 sono tornata da Auschwitz e a settembre e ottobre venivo tutti i pomeriggi alla comunità ebraica, che era allora in via Amedei. Era pieno di fotografie di gente che non sarebbe mai tornata e mi chiedevano se mi ricordavo di qualcuno".
In rappresentanza della Regione, in sinagoga c'era Attilio Fontana, intervenuto dopo Segre: "Lei è stata un esempio per tutti noi e noi dobbiamo combattere al suo fianco".
Replicando alla triste riflessione della senatrice a vita, il governatore ha replicato: "Io dico di no, senatrice Segre, lei è stata un esempio per tutti noi e noi dobbiamo combattere al suo fianco per fare in modo che queste atrocità non si ripetano e non si facciano più affermazioni che colpiscano il popolo ebraico, la vostra esistenza e il vostro diritto di dimostrare la vostra libertà e la vostra democrazia. Io sarò sempre con voi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.