Non si gira in costume nei centri delle località balneari e non si va al bar in pantaloncini e ciabatte. Men che meno ci si può presentare a torso e piedi scalzi nei negozi o al supermercato (per carità!). È la nuova stretta dei sindaci sul dress code vacanziero in vista dell'esodo estivo. Più che un diktat, una "missione eleganza" che ha come fine ultimo - così dicono gli amministratori locali - "la tutela e salvaguardia del territorio". E chi non si adegua alle regole, paga: sono previste sanzioni fino 500 euro. Altro che souvenir e cartoline, insomma.
La "missione decoro" dei sindaci
Parola d'ordine: decoro. E non c'è verso di fare altrimenti. Una batosta per quei pochi - forse - che in vacanza sfoggiano look da spiaggia (talvolta con accostamenti improbabili, diciamolo) a tutte le ore del giorno e della notte. Del resto, a chi non è capitato di gironzale, ad esempio, per i carrugi di Genova o i calli di Venezia con le infradito ai piedi? "Scagli la prima pietra chi è senza peccato", verrebbe da dire. Oppure corra ai ripari infilando in valigia qualche abito bon ton. Eh già. Perché quest'anno i sindaci sembrano fare sul serio, mettendo all'indice sciammannati e turisti maleducati: niente più pizzette sui sagrati delle chiese o banchetti in strada (ricodate la spaghettata dei turisti stranieri sulla vera da pozzo a due passi da piazza San Marco?). Fin qui, nulla di strano. Se non fosse che vengono messi al bando anche costumi, ciabatte e pantaloncini per girare nei centri storici o lughi di cultura. Tant'è.
Le ordinanze da Nord a Sud
Il giro di vite interessa moltissime località del Belpaese, da Nord a Sud. Matteo Viacava, sindaco di Portofino, giustifica la "tolleranza zero" come ultima spiaggia per mettere fine al bivacco selvaggio dei turisti. "L'obiettivo è la tutela del territorio e dell'immagine del borgo, - spiega Viacava a QN - meta rinomata a livello internazionale perché, come accertato nelle stagioni precedenti, l'elevata presenza di turisti conduce spesso a comportamenti avvertiti contrari alla civiltà". Stessa stretta anche nelle isole Egadi, dove i discinti vengono sazionati con multe dai 25 a 150 euro.
In linea con le ordinanze contro "il mal costume" anche i sindaci di Sorrento, Tropea e Gallipoli: troppi forestieri in ciabatte per le vie dello shopping. Così pure a Viareggio, Milano Marittima, Riccione e Vietri sul Mare. Insomma, più che calda si prospetta un'estate salatissima. Ça va sans dire.
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