- Pare che Daniela Santanché non voglia dimettersi neanche in caso di rinvio a giudizio. Non so se sia vero che “Giorgia è con me”. E sinceramente poco m’interessa anche la natura delle accuse, visto che non è stata arrestata in flagranza di reato. In punto di diritto ha ragione da vendere il ministro del Turismo: nessuno dovrebbe dimettersi di fronte a un rinvio a giudizio, perché resta innocente fino a prova contraria. Altrimenti, ad un giudice qualsiasi che si svegliasse un mattino con l’intento di terremotare il governo basterebbe aprire fascicoli, chiudere indagini e tentare il rinvio a giudizio di un ministro per mettere nei guai una nazione intera. Regalare questo potere alle toghe è stato il grande errore dell’Italia da Mani Pulite in poi: ancora oggi paghiamo le scorie radioattive di un sistema mediatico che scambia i processi per condanne. Santanché si dimetterà quando e se verrà giudicata colpevole.
- Luciano Canfora di Meloni disse essere una "neonazista nell'anima" e per questo si è beccato una querela. Vale per lui quanto già detto anche per Saviano: essere di sinistra non ti esime dal rispetto delle regole. Se Meloni ritiene che la definizione di "neonazista" leda la sua reputazione, fa bene a querelare. In nessuna democrazia al mondo il "legittimo esercizio della critica politica" può scadere nell'insulto. E comunque: di che si preoccupano i fan di Canfora? Se, come dicono, non v'era alcun intento denigratorio, verrà assolto o nemmeno rinviato a giudizio. Non erano loro quelli a chiedere l'autonomia della magistratura?
- Geolier viene invitato alla Federico II di Napoli per parlare di lavoro, diritti e “pregiudizi sbagliati su Napoli”. Tutti hanno diritto di tribuna in Ateneo, per quanto mi riguarda, anche se forse per i giovani studenti sarebbe più utile l’incontro con Samantha Cristoforetti che con un cantante "neomelodico in salsa trap" (qualcuno l'ha definito così) fresco fresco di Sanremo. Fanno però sorridere le prese di posizione di Roberto Saviano, il quale si impegna a difendere Geolier da chi lo accusa di scrivere testi e produrre video che, tra armi, droga e espressioni volgari, porterebbero acqua al mulino della Camorra. Dice l’oracolo di Gomorra che “il bene non si afferma tramite il bene, ma tramite il racconto del male”. Sei serio, Robé? Quindi il bene non si afferma grazie ai volontari che aiutano i malati, alla Caritas, a chi sta sempre vicino agli ultimi, ma “tramite il racconto del male". Milena Santerini, su Avvenire, una volta ha scritto che "certamente l’espressione artistica deve affrontare temi anche scabrosi, duri, dolorosi, e non edulcorare la realtà", ma "il male va descritto con sofferenza e profondità, non con ammirazione". Meglio di così, non saprei spiegarlo.
- “‘Il Coraggio dei Bambini’ è stato il pezzo più ascoltato lo scorso anno - ha detto Geolier - ma in molti non capiscono il napoletano e questa cosa fa male perché temo di non essere capito”. Hai mai provato a cantare in italiano?
- Luis Rubiales, ex presidente della Federcalcio spagnola, rischia due anni e mezzo di carcere per quel famoso bacio alla calciatrice Hermoso dopo la finale mondiale. Se ha cercato di far pressioni per indurla a dire ciò che lei non voleva affermare, è giusto che paghi. Ma che quel bacio venga considerato violenza sessuale è una esagerazione senza senso. Se tutto è violenza sessuale, nulla più sarà violenza sessuale. Una effusione estemporanea in un momento di gioia pura sarà stata poco opportuna, ma era dettata dall’euforia del momento. Non c’era alcun intento violento né coercitivo, tant’è che lei poi se la rideva in autobus. Condannarlo sarebbe una follia assoluta.
- Le femministe che l’8 marzo andavano dicendo di non fidarsi dei resoconti di Israele sulle violenze di Hamas del 7 ottobre dovrebbero leggersi il racconto di Adit, la prima israeliana a parlare apertamente di quello che le è successo. Il suo racconto è stato vivisezionato dai giornalisti del New York Times e non vi sono dubbi che sia stata segregata, picchiata, stuprata. Ora potete dire due paroline in difesa delle israeliane o, in quanto tali, non contano per le vostre battaglie femministe?
- Sulla grande ammucchiata che Renzi sta preparando al centro, che va da Bonino a Mastella, Davide Faraone ricorda che i due “erano membri del governo Prodi nel 2006”. Il Deputato renziano ha ragione, ma c’è un dettaglio che forse gli sfugge: quanto è durato quel governo con dentro tutto e il contrario di tutto? Ecco.
- Il Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI) viene attualmente utilizzato nei concorsi pubblici e selezione del personale di Aeronautica Militare, Carabinieri, Esercito, Guardia di Finanza, Marina Militare, Polizia di Stato, Polizia Locale, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco. Mi spiegate allora per quale motivo dovrebbe essere uno scandalo solo se lo impongono ai magistrati?
- In un'intervista, Giorgia Meloni afferma: “Non so se ci siano delle persone che si aspettavano qualcosa di meglio, però gli italiani non dovranno mai chiedermi di fare un passo indietro. Io questa vita la faccio per loro, questo lavoro lo faccio per loro e quindi, quando non dovessi più avere il loro consenso, sarò ben contenta di farmi da parte”. Il discorso è pericoloso, soprattutto se non viene fatto come una vuota promessa in stile Renzi. Tuttavia sta a significare che, nell’idea di Meloni, FdI non parteciperà a governicchi di scopo nati tanto per nascere (Monti, Draghi,…). Facile affermarlo quando si siede a Palazzo Chigi, più difficile metterlo in pratica. Ma se terrà fede a questa sua promessa le daremo atto di una coerenza non molto di casa dalle parti di Montecitorio e Palazzo Madama.
- Nicola Gratteri, criticando la decisione di far fare test psico-attitudinali ai magistrati, la butta in vacca. Dice: "Allora secondo me andrebbero fatti per tutte le strutture apicali della pubblica amministrazione di questa nazione, quindi anche per i politici. Soprattutto quelli che hanno incarichi di governo, anche a livello regionale e comunale”. E qui Gratteri sbaglia.
Perché a differenza dei magistrati, che sono funzionari statali non votati da nessuno, i politici per arrivare a cariche di governo devono passare le forche caudine del voto. E quando il popolo vota ha sempre ragione.Anche se mette al ministero delle Infrastrutture un Toninelli qualsiasi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.