È settembre. Puntuali come un orologio svizzero tornano i programmi politici televisivi, si risvegliano le discussioni più aspre e con queste, ovviamente, tornano i maître a penser della sinistra nostrana. Tolti gli abiti vacanzieri, le firme del panorama progressista tornano nei comodi panni di provocatori anti-Meloni. Tra questi non poteva mancare Gad Lerner, opinionista critico nei confronti dell’esecutivo di centrodestra. La penna del Fatto Quotidiano, intervenendo su X, prima elogia l’operato di Ultima Generazione e poi, a stretto giro, accusa il governo di eccessiva repressione contro la nuova rivoluzione Green.
Dopo un'estate torrida come non mai, anziché ringraziare i ragazzi nonviolenti di @UltimaGenerazi1 che ci danno una sveglia sui pericoli incombenti su noi tutti col cambiamento climatico, restiamo indifferenti. E l'unica risposta del governo resta una legge per metterli in galera pic.twitter.com/TiCBnOJECK
— Gad Lerner (@gadlernertweet) September 12, 2024
“Dopo un'estate torrida come non mai, anziché ringraziare i ragazzi nonviolenti di Ultima Generazione che ci danno una sveglia sui pericoli incombenti su noi tutti col cambiamento climatico, restiamo indifferenti”, esordisce sul suo profilo social Lerner. Da queste prime tre righe, vergate direttamente su X dal giornalista, saltano all’occhio due grandi paradossi. In primis, seguendo la Lerner’s logic, dovremmo ringraziare i giovani Ultima Generazione. Poi, come se non bastasse, dovremmo riconoscere come indiscutibilmente vero la non violenza delle loro azioni. Due conclusioni surreali che, oltre ad essere facilmente opinabili, vengono smontate dalla cronaca degli ultimi mesi. Oltre alle famose, e più volte riprese, “prodezze” dei rivoluzionari green – tra cui imbrattamenti e blocchi stradali – poco più di due mesi fa gli stessi attivisti di Ultima Generazione provocavano sui social ilGiornale e minacciavano di imbrattare la sede della redazione.
In risposta ad un articolo sul taglio dei fondi di un ente americano alla loro organizzazione, che ha pertanto promosso una raccolta fondi per ottenere 20mila euro, gli organizzatori della pagina ufficiale degli attivisti green rispondevano positivamente a messaggi di questo tenore ideologico: "Dovremmo imbrattare il Giornale e quella specie di Pseudo Giornalisti ma di vernice nera". Il tutto replicando con un entusiasta: "Daje, facciamolo! Chi viene?". E ancora: “L’obiettivo è andare al Giornale a ricordargli del collasso climatico in corso e del loro dovere di informare correttamente a popolazione al riguardo". Delle vere e proprie “sanzioni” che non hanno di certo il sapore di democrazia e libertà.
Ma il delirio di Lerner non si limita all’elogio di Ultima Generazione. Il vero obiettivo, più o meno velato, è quello di attaccare pesantemente il governo guidato da Giorgia Meloni. Invece di ringraziarli, continua Lerner, “l'unica risposta del governo resta una legge per metterli in galera”. Un sommario poco esaustivo che in realtà fa riferimento al nuovo ddl Sicurezza approvato due giorni fa alla Camera.
Tra le numerose norme approvate dall’esecutivo vi è infatti una legge ad hoc per gli ambientalisti di professione: il testo prevede fino a 2 anni di carcere per chi manifesta bloccando le strade o la circolazione ferroviaria, se a farlo sono due o più persone. Un nuovo reato che andrebbe a colpire direttamente le proteste di movimenti ambientalisti che in molte occasioni hanno organizzato sit-in e blocchi stradali per protestare contro il cambiamento climatico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.