Durocrazia

Un'azienda telefonica ha continuato a inviare richieste di pagamento a una donna deceduta

Durocrazia
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Il mondo ha inventato solo una cosa peggiore della stupidità. Ed è la burocrazia. La prima, essendo umana, si smussa. La seconda, impersonale, si rafforza. Se poi ci si mette di mezzo la tecnologia digitale, è finita.

Come è successo a una donna della provincia di Bergamo che ha impiegato mesi prima di riuscire a chiudere il contratto con una compagnia telefonica intestato alla sorella, morta nel 2022. Da allora il gestore telefonico, nonostante l'invio di una lettera in cui veniva richiesta la cessazione dell'utenza con allegato il certificato di morte, ha continuato imperterrito a spedire le richieste di pagamento. Per chiudere la pratica serviva che la defunta mandasse una mail dalla sua casella di posta elettronica o una firma in originale.

Forse è stato un disguido o un errore del sistema; forse qualcuno ha giocato sporco. Poi esiste comunque la voltura mortis causa, e fosse successo a noi avremmo falsificato la firma e chiusa lì.

Resta il fatto che la vera morte è un mondo fatto da pin, puk, Pec, spid, Cie, ID, codici utenti, codici d'accesso, account e quelle cazzo di password che per ricordartele tutte devi riempire un'agendina. Meglio non elettronica.

Personalmente non abbiamo più tutto

questo tempo, denaro e pazienza da barattare con un po' di sicurezza. Quasi sempre inutile.

Stiamo attenti. Il giorno in cui la burocrazia andrà oltre la nostra umanità, l'umanità sarà formata da una generazione di idioti.

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