Più che una semplice rivendicazione, un delirio ideologico dai toni violenti. Un ritorno agli anni '70 e alle minacce con cui gli anarchici puntavano a sovvertire le istituzioni. Se necessario, anche con le bombe. Un filo rosso - è proprio il caso di dirlo - lega il passato all'attualità: lo si capisce leggendo il lungo comunicato con cui il sedicente gruppo "Carlo Giuliani revenge nuclei" si è attribuito l'attentato a Susanna Schlein, primo consigliere dell'ambasciata d'Italia in Grecia. Nel dispaccio, pubblicato sul sito Indymedia Athens, gli anarchici di sinistra se la sono anche presa con il "governo fascista di Meloni".
La formazione violenta in particolare ha parlato di "fascistizzazione del sistema politico italiano" e ha attaccato l'esecutivo tricolore. "Questo governo, usando la retorica e le pratiche dell'estrema destra, parlando con le parti più reazionarie della società, sta cercando di costruire una fortezza Italia sia dentro che fuori i confini", si legge nella folle rivendicazione dai toni ideologici. Poi, un nuovo sfregio alle nostre istituzioni: "Con una politica criminale anti-immigrazione, il divieto di ingresso degli immigrati nel Paese e l'uccisione di migliaia di loro alle frontiere marittime, lo Stato italiano è una parte importante della politica razzista e fascista dell'Ue".
Nella loro retorica violenta, gli anarchici che avevano messo in pericolo la vita della diplomatica Susanna Schlein hanno poi sfoderato la loro retorica, attinta direttamente dal passato più eversivo. "Lo Stato non può fare vera giustizia perché non può dire la verità. La 'giustizia' borghese non è altro che un meccanismo per imporre e perpetuare il potere di classe sulla società", hanno scritto nel comunicato con il quale hanno spiegato le motivazioni del loro attentato, ordito per sostenere il "compagno" Alfredo Cospito, l'anarchico detenuto in regime di 41bis e ora a rischio ergastolo.
"Il 41 bis è un regime di sterminio politico, sociale e sensoriale, volto alla completa eliminazione di ogni contatto con il mondo esterno", hanno aggiunto gli attivisti greci.
E ancora: "Lo Stato italiano sta chiaramente conducendo i suoi oppositori politici, coloro che cercano di fare giustizia per gli oppressi, verso l'isolamento e la tortura". Nelle scorse settimane scritte con argomentazioni analoghe, firmate proprio dagli anarchici, erano comparse sulle mura dell'ambasciata d'Italia e poco distante, su quelle della Banca di Grecia.
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