Gli inquirenti ci avevano visto giusto. C'erano gli anarchici di sinistra dietro all'attentato lo scorso 2 dicembre aveva minacciato l'incolumità di Susanna Schlein, primo consigliere dell'Ambasciata d'Italia in Grecia. Il gesto criminoso e incendiario è stato infatti rivendicato dagli anarchici greci del gruppo "Carlo Giuliani revenge nuclei". La formazione, che prende il nome dall'attivista italiano ucciso durante gli scontri con la polizia al G8 di Genova nel 2001, ha fatto sapere di avere agito in solidarietà con il detenuto anarchico Alfredo Cospito, in carcere nel nostro Paese.
La rivendicazione rossa all'attentato
Così, è arrivata la firma "rossa" all'attacco sferrato nei giorni scorsi alla diplomatica italiana. Un ordigno artigianale aveva distrutto uno dei due veicoli nel parcheggio della residenza della prima consigliere dell'ambasciata, nonché sorella della deputata Elly Schlein. Un altro ordigno artigianale, posto vicino alla seconda auto diplomatica, non era esploso. Fortunatamente l'attentato non aveva provocato vittime o feriti, ma aveva fatto alzare il livello di allarme per quella che era sembrata con ogni evidenza una minaccia all'incolumità della rappresentante del nostro Paese.
Il "Nucleo per vendicare Carlo Giuliani", nel rivendicare il deprecabile gesto, ha spiegato che l'attacco è stato un'espressione di sostegno all'anarchico italiano Alfredo Cospito, in carcere in regime di 41 bis e in sciopero della fame dallo scorso ottobre. Detenuto da oltre 10 anni nel penitenziario di Bancali, a Sassari, nel 2014 era stato condannato a 10 anni e 8 mesi per la gambizzazione dell'Ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, nel 2012. E ora rischia anche l'ergastolo per l'accusa di aver piazzato due ordigni a basso potenziale nei pressi della Scuola allievi carabinieri di Fossano (Cuneo), nella notte tra il 2 e il 3 giugno del 2006.
Lo slogan contro Susanna Schlein
"Compagno, non ti dimenticheremo mai, non importa quanto cercheranno di seppellirti", si legge nel messaggio di rivendicazione scritto dagli anarchici. E sulla vicenda, col passare delle ore, emergono nuovi inquietanti dettagli. A quanto si apprende, in occasione dell'udienza del processo ai due anarchici Alfredo Cospito e Anna Beniamino svoltasi al tribunale di Torino lunedì scorso (proprio in riferimento alla vicenda della Scuola allievi carabinieri), era risuonato anche il seguente slogan: "Schlein impara a parcheggiare". Il riferimento era proprio all'attentato ad Atene all'automobile della diplomatica italiana.
Nell'aula della Corte di assise d'appello di erano presenti, tra il pubblico, una ventina di persone.Il timore degli inquirenti sull'Italia
La Digos ha avviato degli accertamenti. Il timore degli inquirenti è infatti che alcuni "colleghi" degli anarchici greci possano colpire anche in Italia.
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