Granchio Blu, combattiamo l'invasione a tavola: ecco come cucinarlo

L'invasione dei granchi blu genera preoccupazioni. Ma le armi per combatterla ci sono. Tra le migliori, pentole e padelle

Granchio Blu, combattiamo l'invasione a tavola: ecco come cucinarlo
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Sono blu. Arrivano da molto lontano e sono tanti, tantissimi.
Sono voraci, mangiano di tutto e si moltiplicano in fretta.
L'Italia si ritrova nel bel mezzo di un'invasione aliena ma gli invasori non sono arrivati a bordo di dischi volanti e non arrivano da altri pianeti.
Stiamo parlando dei granchi blu, una specie originaria delle coste atlantiche del continente americano e totalmente aliena per le acque del Mediterraneo e dei mari italiani che ha cominciato a colonizzare in gran numero negli ultimi anni.
Questi alieni invece di arrivare a bordo di astronavi sono stato trasportati dai grandi carghi commerciali oceanici che involontariamente hanno dato un passaggio ai primi clandestini.
Nelle nostre acque il granchio americano ha trovato un habitat perfetto, abbondanza di cibo e soprattutto la quasi totale assenza di predatori.

Queste condizioni, insieme alla loro estrema prolificità ( ogni esemplare femmina arriva a deporre fino a 2 milioni di uova all'anno ) hanno reso questi crostacei una vera e propria minaccia per i nostri ecosistemi marini e per le attività produttive e commerciali ad essi collegati.
I pescatori del Veneto parlano di vera calamità, i granchi blu riempiono reti e nasce a discapito di altre specie ittiche, persino cozze e vongole sono a rischio, pregate dal crostaceo con grande facilità, grazie alle sue possenti chele in grado di aprire ogni conchiglia.

Le istituzioni e il governo stanno stanziando fondi e adottando provvedimenti per contrastare questi animali così infestanti.
Ormai è troppo tardi per fermare l'invasione ma ci si può adattare per contenerla ed equilibrarla.
Uno dei modi più efficaci per combattere questa piaga arriva dalla cucina e dalla gastronomia e può addirittura trasformare in risorsa ciò che oggi consideriamo un flagello.
Il granchio blu, per quanto ancora poco conosciuto sulle nostre tavole, è molto apprezzato nelle sue terre d'origine.
Una volta cucinato a dovere diventa una vera squisitezza.
Il suo sapore ha delle note più dolci e delicate rispetto ai granchi nostrani.
Sono ricchi di polpa, soda, morbida e per nulla stopposa.

Con il carapace si possono preparare brodi eccellenti e persino le loro uova, che sappiamo essere prodotte in abbondanza, sono deliziose, molto simili al caviale pregiato.
Chef stellati, cuochi di professione e di passione, ristoratori, casalinghe ai fornelli e foodblogger si stanno mobilitando in questa crociata contro i granchi arrivati da lontano, proponendo ricette e modi per cucinarli e gustarli con lo scopo di rendere i buongustai i primi predatori in grado di contrastarli.

Sui social, da Facebook ad Instagram, vengono pubblicate ogni giorno proposte culinarie a base di granchio blu. Chi li consiglia di friggerli, chi di mangiarli lessati, chi per arricchire sontuosi piatti di spaghetti o ricche zuppe di pesce.


Persino il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è fatta immortalare mentre tiene tra le mani un vassoio colmo di crostacei appena cucinati!
Facciamo anche noi la nostra parte e cominciamo a preparare pranzi e cene a base di questo esotico invasore marino.
Il risultato è garantito, è buonissimo, appagheremo il palato e aiuteremo i nostri mari.

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