Proviamo a dare un po' di sapore poetico ai numeri che decretano il successo delle notizie sul web, di seguito alcuni dei fatti più cliccati della settimana rivisitati e corretti
Non siamo tutti bisestili
29 febbraio, ci è scivolato addosso questo giorno così strano, così diverso, un giorno che ogni quattro anni ci ricorda che nell'apparente normalità ordinata c'è qualcosa di diverso, ma un solo giorno ogni 1460 diverso da tutti gli altri, che sono tutti diversi, ma ordinati e ordinari. Uno strano monito nell'era in cui tutti vorrebbero essere quello strano giorno bisestile e coltivano l'illusione di esserlo, attaccandosi addosso nomi prefabbricati ed etichette sempre più improbabili. E si convincono così di essere bisestili e speciali. Magie del conformismo contemporaneo.
La fine della Bocconi inizia in bagno
E a proposito di ordinari che vogliono fingere di essere speciali, dopo varie settimane continua ad impazzare il dibattito sui bagni della Bocconi. Studenti sanzionati per aver scherzato su una cosa ridicola, un'istituzione che si prostra alle mortifere ideologie che invece di gestire le psicosi ne vogliono fare una norma. È triste vedere quanto in fretta cadano le istituzioni della razionalità, è triste pensare che in questa irrazionalità ideologica si formano quelli che avranno l'illusione di amministrare l'economia di domani.
I censori di Bianca Censori
È molto forte il pensiero unico che cerca di imporsi, un pensiero unico di matrice puritana che riscrive a suo modo la sessualità e la rende tabù. E in quest'era che ci vorrebbe tutti asessuati senza identità sessuale (o, come dicono i conformisti, “di genere”) l'ostentazione di una nudità così chiaramente femminile non viene tollerata, così si scagliano i media contro Bianca Censori, nomen omen, compagna di Kanye West, colpevole di aver sfilato nuda, troppo nuda. Nudità e verità sono talmente legate che quest'era di menzogne non può più tollerare un corpo nudo.
La Lewinsky in Italia
E riguardo al puritanesimo americano che si spande a macchia d'olio, appuntiamo il ritorno, a 50 anni, di Monica Lewinski per una campagna per invitare gli elettori ad andare a votare. Campagna che non sortirà nessun effetto se non quello di far tornare a parlare di lei. Ogni tanto mi fermo a pensare a cosa sarebbe successo se il suo “scandalo” fosse avvenuto in Italia, più lontano dalle ipocrisie puritane americane. Lei avrebbe vissuto una vita tranquilla, forse avrebbe fatto carriera e per un po' i maschi si sarebbero scambiati l'occhiolino vedendola. Viva l'Italia.
Preti che pregano contro Papa Francesco
E intanto ci sono preti che pregano per la morte del Papa, in questo mondo in subbuglio avviene anche questo, siamo arrivati a una tale destrutturazione della chiesa cattolica e dell'idea che abbiamo di essa che un episodio del genere neppure ci meraviglia più. Nell'era liquida non vengono corrose dagli acidi ideologici solo le torri della sapienza universitaria, anche quelli che si dicono depositari di eredità sacre sono già naufragati nei mari più profondi.
Bruciano un manichino di Giorgia Meloni
È più che legittimo che venga ricordato un ragazzo morto ammazzato in scontri di estremismi politici, è un po' meno lodevole se in tale occasione viene bruciato un manichino che rappresenta il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Quest'ondata di violenza che sta trascinando il mondo in un futuro di divisioni e di bianco e nero non ha nulla di bello, né di originale, è semplicemente la logica dell'odio che prende il sopravvento. E se vogliamo sperare in un presente e in un futuro dignitoso dobbiamo sempre tenere la bussola puntata verso il Nord che ci accomuna tutti quanti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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