L'intelligenza artificiale si sta imponendo sempre di più nella nostra società, aiutandoci nelle operazioni più disparate, ma la corsa all'innovazione ha anche delle conseguenze negative, come i possibili licenziamenti che paiono sempre più inevitabili. Sembra infatti che entro il 2030 molte professioni saranno ridotte, mentre altre scompariranno del tutto. Un rischio che l'uomo sembra comunque disposto a correre.
È un dato di fatto che l'AI stia rivoluzionando il mondo del lavoro, sostituendosi alle attività originarie. L'intelligenza artificiale è rapida, intuitiva, produttiva ed efficiente. Inoltre è priva del "fattore umano", cosa che la rende accattivante per certe aziende. Il problema è che proseguendo in questa direzione molte professioni tradizionali finiranno con lo sparire. In un recente rapporto, il World Economic Forum ha rivelato che entro il 2030 ci sarà una riduzione del 41% del personale in molte società. Ciò avverrà perché la tecnologia sostituirà l'uomo, che non sarà più necessario.
Così, se da un lato aumenta la domanda di lavoro rivolta a quei professionisti con competenze legate all'AI, dall'altra cala quella riferibile ai comuni lavoratori, che ora si trovano in una condizione precaria. Alcuni dovranno necessariamente optare per una riqualificazione professionale. Altri, purtroppo, rischiano di perdere il lavoro.
Sono tre, al momento, le professioni che potrebbero sparire nel breve periodo. Secondo World Economic Forum, entro il 2030 vedremo "sparire" gli impiegati alle poste, gli impiegati amministrativi, e i grafici. Queste categorie di lavoratori potrebbero essere molto presto considerate obsolete per via del progredire della tecnologia. La creazione di piattaforme online e l'introduzione dei servizi digitali, con app e algoritmi dedicati alla gestione della contabilità e alla pianificazione, renderà meno necessari postini e impiegati. L'intelligenza artificiale generativa, invece, strapperà il lavoro di mano a chi si occupa di design e grafica. L'AI può infatti garantire il medesimo lavoro in tempi inferiori e a costi ridotti.
Si perderanno dunque delle professioni, mentre se ne creeranno di nuove. Questo il messaggio del World Economic Forum, che immagina un futuro fatto anche da programmatori di software, tecnici di sicurezza informatica e analisti di dati.
Molte aziende dovranno investire denaro per formare nuovamente il personale e restare competitive. Come elemento positivo del passaggio alla AI, oltre alla velocità e al basso costo, anche la riduzione della possibilità di errori.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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