È una promozione a pieni voti quella con la quale l'Associazione Nazionale Presidi giudica le ultime iniziative che il governo Meloni ha rilanciato sulla scuola. Dal liceo del Made in Italy ai fondi per le gite scolastiche, passando per i tutor, il presidente dell'Anp, Antonello Giannelli, plaude le prospettive e le finalità degli interventi al vaglio dell’esecutivo, sottolineando l'importanza strategica e la lungimiranza politica delle proposte che si stanno mettendo in campo, nel segno di un'esperienza scolastica che possa essere formativa per tutti.
I presidi a favore del liceo del Made in Italy
"Sono sempre a favore dell'aumento delle possibilità di scelta da parte dei ragazzi", afferma Giannelli in un'intervista al Corriere della Sera. L'idea annunciata da Giorgia Meloni al Vinitaly di fondare un altro liceo, quello del Made in Italy, viene accolta con entusiasmo. "Il nostro sistema scolastico è rigido e, una volta scelto un indirizzo nella scuola superiore, è difficile poi cambiare. Quindi più possibilità di scelta ci sono e meglio è".
"Credo che l'operazione di aprire questo nuovo indirizzo punti a recuperare iscritti negli istituti agrari - aggiunge all'Adnkronos -. Ci sarebbe molto da fare nel settore agricolo in Italia perché la nostra agricoltura è rimasta un po' al palo. Non si avvale sempre di tutte quelle tecnologie e di quel progresso come fanno invece in altre nazioni. Credo sia necessario fare in modo che l'agricoltura non fosse più un lavoro o un'economia povera ma diventasse un lavoro d'avanguardia, ad alta tecnologia e noi ne trarremmo grande giovamento come paese".
50 milioni dal governo per consentire le gite scolastiche
In merito alla figura del tutor che sarebbe in arrivo nelle classi, Giannelli si dice certo: "Una scuola con il tutor è meglio di una scuola senza, su questo non ho il minimo dubbio. Poi certo vedremo le difficoltà e le criticità che ci sono, e su questo però si discute dopo. Un conto è avere a disposizione uno strumento, un conto è non avercelo". Insomma: quella del tutor "è una figura che nelle scuole all'estero spesso esiste ed è molto utile. È nella scuola italiana che queste figure stentano a trovare spazio perché da noi si ha la tendenza a pensare che il compito del docente sia quello di insegnare e basta e non è così".
Infine un commento sullo stanziamento del governo di 50 milioni di euro per consentire alle scuole il coinvolgimento del più ampio numero possibile di studenti in viaggi d'istruzione nell'anno scolastico 2023/2024. "Un'eccellente iniziativa - assicura il presidente del sindacato dei presidi -. Non ricordo iniziative analoghe nel passato. Direi che la possibilità che le scuole si possano far carico anche degli alunni che sono in difficoltà economica mi sembra lodevole".
In ogni caso, si sottolinea che "si possa continuare su questa strada in modo che effettivamente la condizione economica non funga da deterrente o da elemento impeditivo alla partecipazione a un'esperienza formativa, come ha detto anche il ministro. Perché la scuola non è semplicemente un 'nozionificio'. Si va per crescere insieme agli altri, ai coetanei. E il momento del viaggio di istruzione è importante nella vita dei ragazzi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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