Mattarella: “La conflittualità politica ostacola lo sviluppo economico”

All’Assemblea nazionale di Confesercenti, il capo dello Stato ha evidenziato che un clima di sfiducia sta pesando sui consumi e sul tessuto produttivo italiano, in un momento in cui sarebbero invece necessarie coesione e collaborazione.

Sergio Mattarella all’Assemblea Nazionale 2024 di Confesercenti, tenutasi al Teatro Eliseo di Roma
Sergio Mattarella all’Assemblea Nazionale 2024 di Confesercenti, tenutasi al Teatro Eliseo di Roma
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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lanciato un chiaro monito contro i rischi della conflittualità politica e istituzionale, sottolineando come essa ostacoli lo sviluppo economico e sociale del Paese. Intervenendo all’Assemblea nazionale di Confesercenti, il capo dello Stato ha evidenziato che un clima di sfiducia sta pesando sui consumi e sul tessuto produttivo italiano, in un momento in cui sarebbero invece necessarie coesione e collaborazione.

“Quasi che i fondamentali positivi dell’economia non riescano a bilanciare gli effetti del clima di conflittualità politica e istituzionale”, ha affermato Mattarella, facendo riferimento alla riduzione in termini reali dei consumi delle famiglie nel primo semestre dell’anno.

Le Pmi, spina dorsale del Paese
Mattarella ha dedicato una parte significativa del suo intervento al ruolo centrale delle piccole e medie imprese, che rappresentano il 99% delle attività economiche italiane e contribuiscono al 70% del fatturato complessivo: “Sono la spina dorsale del Sistema Italia”. Tuttavia, ha avvertito, la crisi demografica e la denatalità delle imprese minacciano la vitalità dei territori, creando un circolo vizioso che porta al declino sociale ed economico.

La sfida del commercio e delle aree interne
Un tema cruciale è stato quello delle aree interne e dei borghi, particolarmente colpiti dalla desertificazione commerciale e dalla rarefazione dei servizi: “Il divario che penalizza le aree interne è un freno allo sviluppo di tutto il Paese, non soltanto di quelle zone”. Il presidente ha rimarcato l’importanza del commercio e del turismo come leve essenziali per invertire questa tendenza, definendole “grandi opportunità e al tempo stesso sfide poderose”.

L’equità sociale ed economica
Mattarella ha poi riflettuto sul significato profondo del tessuto economico diffuso, definendolo un elemento di coesione sociale: “Non va lacerato il tessuto dei piccoli esercizi e dei negozi storici, che rappresentano una biodiversità preziosa anche dal punto di vista economico e sociale”. L’eccessiva concentrazione della ricchezza è un altro fenomeno preoccupante: “Interferisce sulla struttura della società e sull’accesso ai consumi. Ma il futuro della qualità della vita non è affidato a scelte che ci siano indisponibili”.

Negozi presidio di legalità
Mattarella ha infine lodato le battaglie condotte da Confesercenti contro fenomeni come usura e pizzo, ma ha avvertito che la ridotta attenzione su questi temi non deve far pensare a una loro sconfitta definitiva: “Non si deve mai abbassare la guardia”.

La democrazia come leva di sviluppo
Concludendo il suo intervento, il presidente ha ricordato che “la democrazia è sostanza” e deve tradursi in uno

sviluppo sociale equilibrato, in cui libertà, uguaglianza e equità siano obiettivi primari. Per affrontare i “tempi nuovi”, ha detto, “servono istituzioni che incoraggino lo spirito d’iniziativa senza risultare invasive”.

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