No tourists

Singolare protesta a Barcellona contro i turisti. Ma trattarli male non serve a nulla

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Insomma, succede che da giorni gruppi di giovani di sinistra-sinistra e Verdi stanno protestando contro l'eccesso di turisti a Barcellona. Particolarmente creative le modalità della contestazione: spruzzano i turisti seduti ai tavoli dei locali con pistole ad acqua al grido «Tornate a casa» o li chiudono per un po' dentro i bar.

Lo fanno dicono per due motivi. Per contrastare l'aumento dei prezzi degli alloggi, che i proprietari preferiscono affittare ai turisti. E perché troppa gente significa inquinamento (però questo non lo dicono in Spagna il turismo vale il 12% del Pil e il 10% dei posti di lavoro).

A noi la cosa sta anche bene. I turisti puzzano, fanno chiasso e non capiscono neanche i monumenti che visitano. Ognuno a casa sua!

Perfetto, ma come facciamo?

Trattare male i turisti? Non serve: la Liguria lo fa da sempre eppure persino i milanesi continuano ad andarci. Alzare i prezzi a dismisura per rendere il turismo un'attività di élite e i poveri chi se ne frega? Alla sinistra andrebbe bene - il vero comunista ama talmente tanto i poveri che fa di tutto perché restino tali ma i liberali storcerebbero il naso. Chiudere ai turisti e privilegiare i residenti? Va bene, ma prima o poi anche i residenti andranno in vacanza, e trasformandosi in turisti finirebbero col dover protestare contro se stessi...

No,

davvero. Questa cosa della sinistra che vuole tenere lontano gli stranieri, chiudere le frontiere, negare il dialogo fra culture e non capisce che il «diverso» è una risorsa che arricchisce tutti... no, davvero non ci piace.

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