Premiata per il salvataggio di migliaia di migranti (che poi, in realtà, dobbiamo accogliere e gestire noi). L'organizzazione umanitaria Sos Mediterranée ha ricevuto a Stoccolma il cosiddetto "Nobel alternativo" della fondazione svedese Right Livelihood Award. Il network europeo, composto da associazioni in Italia, Germania, Francia e Svizzera, è stato insignito del riconoscimento "per la sua ricerca umanitaria volta a salvare vite umane e le sue operazioni di salvataggio nel Mar Mediterraneo". A oggi, infatti, la stessa Ong dichiara di aver salvato la vita di oltre 38.500 persone nel Mediterraneo centrale, con il supporto della propria nave Ocean Viking e prima ancora con quello della nave Aquarius (oggi non più operativa).
"Sono già più di 2000 i decessi registrati nel 2023 nel Mediterraneo centrale. Per noi è quindi estremamente importante che il Right Livelihood Award metta in luce la situazione di queste migliaia di persone che cercano di attraversare il Mediterraneo, rischiando la vita", ha affermato Caroline Abu Sa'da, direttore esecutivo di Sos Mediterranée Svizzera, commentando l'assegnazione del premio. Dichiarandosi "onorarata" del riconoscimento ottenuto a Stoccolma, l'organizzazione umanitaria in una nota parla di "crisi umanitaria che perdura da anni" nel Mediterraneo.
Peccato che - bisognerebbe però aggiungere - le stesse Ong nel tempo non abbiano offerto soluzioni alternative ed efficaci all'emergenza, se non quelle dell'accoglienza indiscriminata e senza filtri (che peraltro spingerebbe altettanti disperati a tentare la sorte tra le onde). Nella propria carta fondativa, Sos Mediteranee evidenzia come propria finalità il salvataggio dei profughi, negli ultimi anni effettuato a bordo della mastodontica Ocean Viking. La nave, con il suo carico di migranti, era stata un anno fa al centro di frizioni politiche tra l'Italia e la Francia, dopo che Parigi si era in un primo momento rifiutata di accogliere l'imbarcazione, facendo invece la lezione all'Italia.
A Stoccolma, il "Nobel alternativo" non è andato solo a Sos Mediterranée.
Il premio ha infatti riconosciuto anche l'impegno per i diritti riproduttivi della ghanese Eunice Brookman-Amissah, quello per l'ambiente di Mother Nature Cambogia e l'attivismo delle comunità locali della keniana Phyllis Omido. Il Right Livelihood Award ha premiato quasi duecento persone e organizzazioni da quando è stato istituito nel 1980 dallo scrittore, filatelico ed eurodeputato svedese-tedesco Jakob von Uexkull.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.