"Non si chiede al premier...". La lezione di Vespa a Formigli

Botta e risposta in tv tra i due colleghi. E, sul caso Saviano, Vespa precisa: "Non c'entra il bastarda, un premier non può fare a meno di denunciare...". Formigli non ci sta

"Non si chiede al premier...". La lezione di Vespa a Formigli

Le domande a Giorgia Meloni, il caso Saviano e le sperticate difese a quest'ultimo. Le divergenze di vedute tra colleghi non potevano mancare. Nell'arena di Piazzapulita, Bruno Vespa e Corrado Formigli si sono punzecchiati a vicenda su alcune sfumature divisive d'attalità. E il noto conduttore Rai, pur giocando in trasferta, non ha rinunciato ad andare all'attacco. Lo ha fatto ad esempio, ammonendo il padrone di casa su un tema a lui particolarmente caro: il rapporto tra il premier e la stampa. Riferendosi alle polemiche dei giorni scorsi tra alcuni cronisti e la Meloni, Vespa ha ravvisato un difetto di forma e su La7 ha impartito la propria lezione.

"Non si fa...", la lezione di Vespa

"Io non so come avrebbero risposto altri primi ministri europei a una domanda come quella che hanno fatto a lei. "Ma lei ha imparato la lezione?'. Non si fa. Le domande servono per sapere le cose, non per dire se uno ha imparato o no la lezione", ha spiegato il decano dell'informazione Rai, facendo irrigidire Formigli. "Le domande si accettano per quelle che sono", ha replicato quest'ultimo. E Vespa, categorico, è tornato a dissentire: "Sì, ma non si chiede a un primo ministro se ha imparato una lezione da un'altra situazione".

Caso Saviano, il confronto Vespa-Formigli

Ma le divergenze tra i due giornalisti si sarebbero accentuate maggiormente più tardi, quando al centro dell'attenzione è balzato il caso della querela a Roberto Saviano. Anche sulla dibattuta vicenda, Vespa ha condiviso la decisione del premier di proseguire con l'azione legale. "Quello di cui un presidente del Consiglio non può fare a meno è denunciare una persona che afferma che è corresponsabile della morte di un bambino in mare. Tecnicamente si chiama attribuzione di un fatto determinato. Ho procurato la morte di un bambino in mare? Dimostramelo. Non c'entra il 'bastarda', non buttiamo la palla in angolo", ha argomentato il volto Rai. Da qui il botta e risposta con Formigli, che già in passato aveva preso le difese del saggista antimafia.

"La querela è stata fatta sul bastarda", ha chiosato infatti Corrado. E Vespa: "No, è stata fatta anche sul resto". Insistente a quel punto il padrone di casa: "Ci sarà un giudice, ma bisogna vedere il contesto emotivo che interviene in quel momento. Era chiaro che in quel momento non era Giorgia Meloni ad aver ucciso quel bambino...". Solo due settimane fa, Formigli aveva ospitato Saviano a Piazzapulita dopo la prima udienza del processo per quella vicenda.

"Trasudava affetto", lo sfottò di Vespa alla Annunziata

Ma nel confronto televisivo tra il conduttore Rai e quello di La7 non sono mancate le frecciatine ironiche. Entrando negli studi di Piazzapulita, infatti, Vespa aveva subito ironizzato. "Mi sono commosso sentendo come parlavata di Giorgia Meloni con Lucia Annunziata, perché trasudava affetto.

Sono un tipo romantico...". Preso in contropiede, Formigli aveva risposto di riflesso al collega: "Sei più affettuoso tu verso Giorgia Meloni?". E lui, con un sorriso sornione: "Non quanto voi...".

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