Ha ragione Francesco, non tutte le favole belle hanno un lieto fine. La mia, speculare alla sua, è finita due anni fa, oggi (il 28 febbraio, ndr). Quando mio marito è mancato senza che mai avessi avuto il coraggio di raccontargli gli ultimi quindici anni di nascoste frequentazioni con un altro uomo: non uno qualunque, ma, come si dice, il grande amore della mia vita. Ebbene, questa relazione nulla ha mai tolto all’amore che avevo per mio marito. Forse, il primo, era un amore malato, un batticuore dal quale non ero mai guarita. Mentre il secondo era stima, calore, intelligenza, ironia, vita vera condivisa e senza trucco, pace. Come deve essere quando si sta bene insieme. Mai gli avrei raccontato di..., perché non volevo farlo soffrire. Ma per me era una frequentazione vitale, non avrei potuto rinunciarvi in quella fase della mia vita, anche se il senso di colpa mi accompagnerà sempre. O tradivo lui, o tradivo me. Se un giorno mio marito ha intuito, non so. Certo non era la cosa più importante ormai. Contava quello che eravamo l’uno per l’altra, quando si diventa come l’aria: invisibili magari, ma indispensabili. E indivisibili. Il resto sono parole, a cominciare dalla parola amore, abusata e forse senza un vero significato.
Annamaria B.B.
Cara Annamaria, mi dispiace molto per suo marito e per lei, che è rimasta senza di lui. A questo punto direi che il suo silenzio è stato un bene, anche se temo che due persone che sono state assieme come lei racconta che siete stati assieme voi, siano perfettamente in grado di riempire i silenzi con le verità dell’altro. Onestamente dubito che il suo consorte non si sia reso conto di nulla per tutti gli anni che avete condiviso, ma spero tanto di sbagliarmi. Forse è sempre stato conscio di tutto ma la amava talmente tanto e la conosceva così profondamente, da riuscire a relegare questa sua relazione nel posto che in effetti aveva: sullo sfondo. A prendersi il tempo e le attenzioni «di risulta». Io non ne sarei mai stata capace. Ma evidentemente lei ha scelto bene con chi dividere la vita. Credo che la resistenza, la forza e l’equilibrio dimostrati da suo marito facciano difetto alla maggior parte delle persone.
Ma alla fine, in qualche modo, è stato ripagato: non so se se ne sia resa conto, ma il modo in cui parla dell’amore che vi ha uniti non ha nulla a che vedere con le poche parole, quasi un inciso, con cui ha scelto di descrivere «l’altro».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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