Un fulmine a ciel sereno è piombato stamattina nel mondo del tennis, quando con un post su Instagram Novak Djokovic, il numero uno al mondo, ha annunciato la separazione dal suo coach (a sua volta ex campione del circuito ATP) Goran Ivanisevic. La fine dopo 8 anni e 12 Slam all'attivo dei due, insieme dal 2018.
Nessuna avvisaglia
La notizia colpisce in modo particolare perché, a differenza di molte altre eccellenti separazioni, non c'era stata alcuna avvissaglia, almeno pubblicamente. "Ricordo chiaramente il momento in cui ho invitato Goran a far parte della mia squadra - racconta Novak -. Era il 2018 e Marian ed io stavamo cercando di innovare e portare un po’ di magia al nostro duo. Infatti, non solo abbiamo migliorato il servizio, ma ci siamo fatti anche tante risate, divertimento, primati nelle classifiche di fine anno, traguardi da record e altri 12 Grand Slam (e qualche finale) da allora".
Aggiungendo poi: "Ho parlato anche di un po’ di dramma? Io e Goran abbiamo deciso di smettere di lavorare insieme qualche giorno fa. La nostra chimica in campo ha avuto i suoi alti e bassi, ma la nostra amicizia è sempre stata solida come una roccia. Infatti sono orgoglioso di dire (non sono sicuro che lo sia) che oltre a vincere tornei insieme, abbiamo fatto una battaglia laterale a Parchisi in corso… per molti anni. E… quel torneo non si ferma mai per noi. Šefinjo, grazie di tutto amico mio. Ti voglio bene".
Cosa c'è dietro
Parole di grande affetto e stima, corredate da due foto mentre insieme giocano a dadi a Parchisi e quando gioiscono in una delle tante vittorie del tennista serbo, che ora però vengono passate al setaccio dagli esperti di tennis, ma anche da tutti gli appassionati per comprendere quale sia stato il punto di rottura tra i due, ma anche chi affiancherà d'ora in poi il campione mondiale.
Per la risposta, anche se già in rete comincia il toto nomi, bisognerà aspettare qualche giorno. Vedremo se a cambiare sarà solo il coach croato o l'intero staff. I tempi sono stretti, in virtù dei prossimi grandi tornei, a partire dal Roland Garros, in Francia, dove si disputeranno anche le Olimpiadi 2024, altro importante appuntamento. Una medaglia, quella Olimpica, che ancora manca nel suo palmares.
Un 2024 non proprio facile
A ben guardare forse, la voglia di "rinnovamento" nasce da un inizio d'anno per Djokovic particolarmente in salita. Dopo aver chiuso la scorsa stagione con la vittoria delle Finals a Torino (battendo in finale Sinner) il campione serbo ha perso la semifinale di Davis contro l’Italia.
Agli Australian Open ha perso in semifinale con Sinner, al Masters 1000 di Indian Wells ha perso a sorpresa contro Luca Nardi e poi la sua assenza a Miami all'Open 1000. Si attende ora il Master 1000 di Montecarlo, in programma nel Principato dal 6 al 14 aprile, per vedere se queste "novità" porteranno buoni frutti.
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