La carezza dimenticata dell'Albania, il Battesimo dei trans: le parole della settimana

Un nuovo Homer politicamente corretto, l'Occidente contro se stesso dei Green Day, polarizzati su Israele, la carezza dimenticata dell'Albania, tutti intelligenti e tutti artificiali, il Battesimo dei trans: ecco le parole che caratterizzano questa settimana

La carezza dimenticata dell'Albania, il Battesimo dei trans: le parole della settimana
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Proviamo a dare un po' di sapore poetico ai numeri che decretano il successo delle notizie sul web, di seguito alcuni dei fatti più cliccati della settimana rivisitati e corretti

Un nuovo Homer politicamente corretto

I tempi in cui siamo ce li raccontano ancora una volta i Simpson. Questa volta però autocensurandosi. Dopo 34 anni i burattinai del cartone più influente della storia hanno deciso che Homer non può più strangolare Bart. Che è un po' come dire che Tom e Jerry di qui in avanti giocheranno solo a carte. Il prossimo passo sarà far diventare Bart afroamericano. La cultura americana avvelenata dal woke ha rinunciato a ricercare e raccontare la verità. La cultura americana woke è destinata all'autodistruzione.

L'Occidente contro se stesso dei Green Day

Questo Occidente che rifiuta di fare i conti con se stesso e preferisce autocriticarsi e autodistruggersi è oramai cronaca quotidiana. Questa settimana è la volta dei Green Day, che scelgono di criticare le fondamenta del proprio Paese invece che cercare di comprenderlo o migliorarlo. Gli artisti dovrebbero fornire chiavi di lettura per costruire un futuro migliore e mostrare la luce che sta dietro alle cose. Evidentemente gli artisti selezionati dai meccanismi del capitalismo totalitario in mani woke la luce non sono più in grado di trovarla.

Polarizzati su Israele

Un tempo seguivamo una stella che portava a Betlemme per trovare il Divino. Oggi lì sopra ci sono razzi e a terra guerra. Ma guardando lì, come in uno specchio, capiamo cosa sta succedendo in casa nostra. La macchina della divisione agisce continuamente nelle nostre teste, dividendoci sempre in due tribù contrastanti, in questo mondo in bianco e nero. E così ci si ritrova salotti televisivi pieni di gente che senza neppure sapere di che parla difende i terroristi di Hamas e le nostre città piene di persone che pur vivendo in Europa tifano contro l'Occidente. L'Occidente che vuole autodistruggersi è più forte che mai.

La carezza dimenticata dell'Albania

C'è una frase, storica, che porta con sé tanta poesia e che parla direttamente al cuore dell'amicizia fra Italia e Albania. L'ha pronunciata il premier albanese Edi Rama in occasione dell'accordo Italia-Albania, ma sembra passata quasi inosservata. La propongo integralmente: "Noi non avremmo fatto questo accordo con nessun altro Stato Ue. Con tutto il rispetto c'è una differenza importante di natura storica, culturale ma anche puramente emozionale che lega l'Albania con l'Italia. Non credo che saremo in grado (…) di pagare il debito verso il popolo italiano per quello che hanno fatto per noi nel primo giorno che noi siamo arrivati in questa sponda del mare per scappare dall'inferno". Chi semina amicizia, raccoglie amicizia.

Tutti intelligenti e tutti artificiali

E intanto, senza troppa attenzione intorno, le fucine di Efesto stanno per lanciare quella che potrebbe essere una delle bombe più potenti dopo l'invenzione dei social network. La cosiddetta intelligenza artificiale, infatti, a breve sarà personalizzabile. Chiunque, anche chi non sa programmare, potrà avere accesso alla possibilità di sviluppare agenti di “intelligenza” artificiale. Sarà la rete dei nostri cervelli a diventare la vera risorsa di sviluppo della cosiddetta intelligenza artificiale e neppure uno stregone potrebbe prevedere cosa questo significhi per gli anni a venire. Il futuro è già qui.

Il Battesimo dei trans

E mentre la tecnologia corre, mentre piovono bombe in luoghi sempre più vasti del mondo, dal Vaticano ci tengono a farci sapere che si possono battezzare persone transessuali, che possono anche essere padrini (o madrine?) “se non vi sono situazioni in cui c'è il rischio di generare pubblico scandalo o disorientamento nei fedeli”. Era probabilmente l'emergenza del momento. Per carità, in chiesa dovrebbero essere tutti benvenuti, ma non c'è poi da meravigliarsi se inseguendo le agende dei potenti, invece di quelle della realtà, poi le chiese si svuotano.

Sperano forse che le chiese, vuote, si riempiranno di trans, draq queen e queer? Gli unici che sembra non siano più benvenuti in chiesa sono quelli che vorrebbero semplicemente andare a una Messa decente, senza chitarre e senza prediche di preti in preda a un tardo amore per le rivoluzioni; ma soprattutto poco benvenuti sono quelli che vorrebbero la messa antica in latino. Magari ora travestendosi saranno accolti anche loro.

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