A una settimana esatta dall'annuncio pubblico ufficiale fatto da Salvini sulla decisione di intitolare l'aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi, continuano incessantemente le proteste delle opposizioni e degli esponenti storici anti-Cav. Due giorni fa l'ordinanza di Enac aveva stabilito che questa scelta ha un effetto immediato e l'hub lombardo risulterà avere la seguente denominazione: "Aeroporto internazionale Milano Malpensa - Silvio Berlusconi". Adesso, però, la sinistra non ci sta e vuole alzare la voce contro questa intitolazione tramite sia le manifestazioni in piazza sia con i ricorsi in tribunale.
Una polemica politica che vede anche scontrarsi Giuseppe Sala e Attilio Fontana. Il sindaco di Milano scrive a Marina Berlusconi chiedendole se non fosse stato il caso di aspettare per "far sì che gli animi si distendessero" e "far leggere alla storia la vicenda di suo padre con più tranquillità". Il governatore della Lombardia gli replica così: "Nei giorni scorsi componenti della famiglia Berlusconi si sono detti favorevoli all'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. La stessa soddisfazione manifestata dai familiari presenti all'intitolazione del Belvedere di Palazzo Lombardia al Cavaliere", scrive Fontana sui social. "Per il resto constato che purtroppo la sinistra continua a essere ossessionata da quello che è stato uno dei personaggi più rilevanti sia dal punto di vista imprenditoriale che politico della storia recente italiana".
"Stiamo studiando la forma di un ricorso", è la contromossa dichiarato dal capogruppo del Partito Democratico in Regiona Lombardia, Piefrancesco Majorino. Secondo l'ex assessore ed europarlamentare dem Riteniamo sbagliata l'intitolazione a Berlusconi è da ritenersi sbagliata in quanto si starebbe parlando di un "nome divisivo", soprattutto perché "l'aeroporto è luogo di tutti ed è una porta aperta al mondo. Ora c'è una bella parte di mondo che ci sta ridendo dietro", si dice sicuro. Parole alle quali ha replicato il presidente dell'Enac, Pierluigi Di Palma, molto stupito dalle aspre polemiche: "In America, ad esempio, a Kennedy e Reagan hanno dedicato aeroporti. E anche loro sono figure controverse", ha affermato in un'intervista al Corriere della Sera.
Resta il fatto che l'opposizione sia al Pirellone sia in Parlamento è ormai pronta a tutto pur di cancellare l'intitolazione di Malpensa a Berlusconi. Prima c'è stato il lancio di una petizione sulla piattaforma Change.org, che ha l'obiettivo di raccogliere 150mila firme, a opera dei Giovani Democratici lombardi. Poi lunedì andrà in scena un presidio in piazza Città di Lombardia, sotto il Palazzo della Regione: oltre al Pd, hanno aderito alla mobilitazione anche Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Network Giovani M5S, Unione Giovani di Sinistra Lombardia e Giovani Europeisti Verdi. In piazza a Milano ci sarà poi la Cgil e realtà della società civile (come i Sentinelli).
Infine, la possibile istanza al Tar: già in questi giorni i vertici del Partito Democratico della Lombardia incontreranno alcuni avvocati per definire le tappe della battaglia. Un atto che è stato invocato anche dalla Filt Cgil nazionale. Tuttavia, su questo punto, Enac non si sente per nulla spaventata dalle varie iniziative giudiziarie: "Nella nostra delibera c'è scritto che chiunque può fare ricorso, lo facciano pure", ha replicato oggi Di Palma.
Insomma, in assenza di proposte politiche serie concrete da costruire unitariamente, il cosiddetto "campo largo" si ritrova nuovamente compatto nell'antiberlusconismo viscerale. Il classico collante di una sinistra che continua a dare battaglia anche contro i morti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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