Oggi è la giornata mondiale del pic-nic: le origini nella storia e nell'arte

Amatissimo da tutti il pic nic ha origini lontane. Dai Romani passando per Boccaccio fino ai grandi impressionisti francesi

Oggi è la giornata mondiale del pic-nic: le origini nella storia e nell'arte
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L'estate è alle porte e cresce il desiderio di stare all'aria aperta immersi nella natura. Come ogni anno torna l'amatissima tradizione dei pic-nic. Italiani di ogni età e di ogni ceto sociale apprestano così banchetti improvvisati all'ombra di pinete in riva al mare o al lago, in prati montani dalla vista mozzafiato. Spesso si mangia direttamente sull'erba dove viene distesa una tovaglia (tradizionalemente a quadretti bianchi e rossi) ricoperta di cibi e bevande oppure vengono apparecchiati tavoli di fortuna.

Ci si riunisce in famiglia o con gli amici, il pic nic mette d'accordo tutti, cullati nel relax e nel benessere che solo Madre Natura è in grado di donare. Quella di consumare frugali pasti all'aperto e in spensieratezza è un' usanza molto antica. Già i Romani organizzavano banchetti nelle foreste come ci riporta Plinio e pure nel celebre Decamerone di Boccaccio troviamo Nastagio Degli Onesti che " fece magnificamente apprestar da mangiare e fece le tavole mettere sotto i pini".

Nella Roma del '500 è addirittura un santo, Filippo Neri , l'organizzatore di pic nic religiosi per i pellegrini che arrivavano nell' Urbe . Distribuiva gratuitamente ai fedeli cestini contenenti pane, formaggio,salame e persino un fiasco di vino ogni due persone. La speciale promozione però era riservata solo a uomini, rigorosamente escluse le donne. Un secolo dopo il pic nic diventa una vera e propria tendenza per la nobiltà dell'epoca, soprattutto francese, come momento di svago e pausa artistocratica durante le lunghe battute di caccia nelle foreste reali. Viene battezzata con il nome di "pique nique" ovvero "piluccare qualcosa di poco impegnativo,semplice". Verrà poi italianizzato nel nostro pic nic.

Grandissimo amante dei pique nique fu la regina di Francia Maria Antonietta che non vedeva l'ora di sfuggire dai noiosissimi banchetti e cerimoniali di Versailles per andare a rilassarsi in campagna lontano dalla soffocante mondanità di palazzo. Bisogna però aspettare la metà dell '800 perchè il pic nic diventi davvero popolare e ciò avvenne grazie all'arte e a un famoso scandalo. Nel 1863 il grande impressionista Manet realizzò il suo capolavoro "Le dejéuner sur l'herbe" dove l'artista rappresenta una compagnia di amici, due coppie per l'esattezza , intenti a passare momenti di convivialità sul prato.

Troppa convivialità per qualcuno visto che una delle due donne è totalmente nuda ed è in compagnia di uomini. La Parigi ben pensante e perbenista gridò subito allo scandalo . L'oscenità dell'opera indignò persino l'imperatore Napoleone III. Gli starnazzanti cori bigotti dell'alta società parigina ottennero però l'effetto contrario : venne fatta involontariamente così tanta pubblicità al dipinto incriminato che si crearono code interminabili per ammirare il quadro e Manet divenne il pittore più famoso e acclamato della capitale. Le dejéuner sur l'herbe è tutt'ora esposto al Museo d'Orsay e ammirata da milioni di visitatori ogni anno.

Il pic nic entra così di prepotenza nell'arte e viene immortalato da altri grandi artisti (non da ultimo Botero) e soprattutto entra nel cuore della

popolazione borghese : il "mangiare sull'erba" è diventato un irrinunciabile piacere per tutti. Grazie al pennello coraggioso di un grande maestro dell'arte possiamo così goderci questi fantastici pic nic e il meritato relax.

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