Tra "non so" sull'utero in affitto e gli insulti a Meloni: ecco il Pride di Palermo

Si è svolto questo pomeriggio il Pride di Palermo. Tantissimi vip siciliani e non hanno partecipato. Ma le polemiche non sono mancate

Tra "non so" sull'utero in affitto e gli insulti a Meloni: ecco il Pride di Palermo
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Diciassette camion, cosiddetti "carri", dove i ragazzi saltavano e ballavano urlando insulti e parolacce contro il governo Meloni, colpevole - secondo loro - di non dargli più diritti di quanti già ne abbiano. Era un lungo serpente colorato il Pride 2023 di Palermo, la manifestazione simbolo per il riconoscimento dei diritti della comunità Lgbt che quest'anno è diventata ancora più simbolica per via del dibattito in corso sull'utero in affitto e la maternità surrogata. Già qualche ora prima della manifestazione, la centralissima stazione di Palermo è stata occupata da persone di ogni età e identità sessuale. Tutti con almeno un indumento arcobaleno.

In pochi hanno voglia di rispondere a qualche domanda sull'utero in affitto, sulla maternità surrogata e sulle adozioni da parte di coppie omosessuali. Il tema è scottante e la risposta più comune che riceviamo è un laconico "non so". "Non so tanto sull'argomento, quindi non mi sento di parlarne", dicono in tanti. A un certo punto però una ragazza si fa coraggio e inizia a confrontarsi con noi. "L'utero in affitte deve essere il futuro del nostro paese, per non rimanere indietro rispetto ai Paesi più moderni. La colpa è della Meloni che non decide di renderlo legale". Quando però le è stato chiesto come mai una legge così importante non fosse stata approvata negli scorsi anni, quando al governo c'è stato il Partito Democratico prima e il Movimento 5 Stelle dopo, la ragazza cade in un silenzio - che vale più di mille parole - e si allontana con il suo gruppo. Non tutti sono contro l'attuale governo di centrodestra. "Una certa stampa - dice ai nostri microfoni Luca - cerca di dipingere la Meloni come mostro cattivo. La verità è che lei non lo è, rispetto a tanti dem e tanti pentastellati che, ahimè invece avrebbero dovuto proteggerci e tutelarci, ma ci hanno soltanto scavato la fossa".

Moltissimi ragazzi, liceali e universitari alzavano in cielo cartelloni in favore della maternità surrogata, ma quando ci avviciniamo a qualcuno per chiedere, in poche parole, in cosa consistesse questa pratica, soltanto qualcuno sapeva rispondere concretamente. I veri sostenitori di utero in affitto, maternità surrogata e adozioni omogenitoriali erano davvero pochi. Al Pride di Palermo non sono mancate nemmeno le personalità politiche, dall'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando ai volti nuovi, come l'attuale sindaco del capoluogo Roberto Lagalla e il consigliere comunale Fabrizio Ferrandelli. Proprio il primo cittadino di Palermo è stato contestato da un ragazzo.

Ma tantissimi presenti, giovani e meno, invece si sono avvicinati a lui, salutandolo, scambiando due chiacchiere e scattando qualche selfie per ricordo. Tutte queste immagini hanno completamente annullato una certa narrazione tossica di sinistra, ossia che il governo palermitano non abbia a cuore e non rispetti i diritti degli omosessuali.

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