Perché ci sono scarpe appese ai fili elettrici in città. Cos'è e cosa significa lo "shoetifi"

Restano ignote sia le origini del singolare fenomeno che il suo reale significato: pare che, comunque, non esista un'unica chiave di lettura

Perché ci sono scarpe appese ai fili elettrici in città. Cos'è e cosa significa lo "shoetifi"
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Sarà capitato a chiunque di vedere di persona per le strade della propria città, oppure in video o scatti provenienti dai luoghi più disparati di tutto il mondo, un paio di scarpe appese per i lacci a dei cavi elettrici. Chi si sarà preso la briga di arrampicarsi per collocarle così in alto e perché mai lo avrà fatto? C'è un significato preciso dietro questa in apparenza incomprensibile usanza? Si tratta solo di alcune delle domande che vengono in mente osservando la singolare immagine, eppure, a quanto pare, non esiste un’unica chiave di lettura per questo fenomeno.

Un fenomeno noto con il nome di "shoefiti", neologismo originato dalla combinazione di due elementi, ovvero "shoe", che in inglese significa "scarpa", e la contrazione di "graffiti": si tratta di un’usanza che dovrebbe aver avuto origine negli Stati Uniti, dove è particolarmente diffusa, anche se ormai si vede un po' ovunque nei contesti urbani di tutto il mondo. Le due scarpe vengono legate insieme tramite i lacci e quindi collocate in equilibrio sui cavi elettrici o su quelli telefonici: le misteriose motivazioni alla base di questo gesto hanno scatenato il dibattito tra coloro che si sono messi alla ricerca delle sue origini e del suo significato.

Il risultato è che si sono venute a creare opinioni discordanti, tanto che qualcuno sostiene che non esista un'unica interpretazione possibile ma che vi siano numerose e diverse chiavi di lettura. Secondo IFLScience, per esempio, si tratterebbe di una pratica commemorativa, fatta, cioè, per onorare il ricordo di un caro defunto. Per altri si tratterebbe di un segnale lasciato da una banda criminale con l'obiettivo di segnare il proprio territorio, comunicare ai membri del gruppo la collocazione di determinati obiettivi oppure trasmettere specifici messaggi come, ad esempo, la disponibilità di droga. Un'ipotesi, questa, su cui non concordano in tanti, anche se la testimonianza dell'ex membro dei "Bloods", banda operativa a Kansas City, parla proprio di un metodo per marcare il territorio sotto il proprio controllo.

C'è anche chi, più semplicemente, parla di uno scherzo realizzato in genere da adolescenti, disposti a tutto, anche ad arrampicarsi a diversi metri di altezza, per fare un dispetto al loro obiettivo di turno. Una pratica decisamente pericolosa, specie negli Stati Uniti, dove i cavi dell'elettricità sono collocati a circa 10 metri dal terreno: di certo c'è che spesso e volentieri le scarpe restano lì dove sono, visto quanto sarebbe pericoloso cercare di recuperarle.

Andando ad esaminare i vari casi registrati in tutto il mondo, è possibile restringere il campo d'indagine ad alcune ipotesi. Lo "shoefiti" è praticato dai boy scout e dai militari: i primi lo fanno prima di entrare nel campo base, i secondi per celebrare un congedo. Appendono le scarpe ai cavi elettrici anche coloro che vogliono festeggiare un avvenimento particolare, come la fine della scuola, una laurea, l'addio al celibato o la buona riuscita della ricerca di un lavoro. Come detto, poi, si può trattare di un metodo di comunicazione tra criminali, di un modo per ricordare un defunto oppure in certi casi, al contrario, anche per scacciare la presenza di fantasmi.

Al momento si sa solo che restano misteriose sia le

origini del fenomeno che le motivazioni alla base del gesto, e che la cosa continuerà a suscitare la curiosità dei tanti che, camminando per strada, vedranno un paio di scarpe appese a un cavo elettrico.

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