L'Usigrai attacca: "Sollevata dallo speciale su Trump". Ma la verità è un'altra. La risposta della Rai

Secondo Usigrai l'azienda avrebbe esautorato la conduttrice del tg dallo speciale come ritorsione. La Rai smentisce ogni accusa: "In conduzione un capo redattore e un capo servizio-conduttrice della redazione Esteri"

L'Usigrai attacca: "Sollevata dallo speciale su Trump". Ma la verità è un'altra. La risposta della Rai
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Attacchi strumentali, ancora una volta, alla Rai da parte dell'Usigrai, sindacato legato alla sinistra, per lo speciale di oggi su Donald Trump. L'accusa nei confronti del direttore Gianmarco Chiocci è di aver tolto la conduzione a un giornalista appartenente al sindacato come ritorsione per l'ultimo sciopero indetto. "Oggi una collega componente dell'Esecutivo Usigrai, conduttrice di lunga e consolidata esperienza, è stata sollevata dalla conduzione dello speciale sull'attentato a Trump e dei tg (tutti cancellati ad eccezione del Lis obbligatorio) senza alcuna motivazione mentre, già dall'alba in redazione, si stava preparando a condurre come da incarico e da orario", scrive nella nota il sindacato. E aggiungono: "È la prima volta che accade alla collega di provata esperienza in speciali e dirette di ogni tipo, confermata alla conduzione da 5 direttori ma che riveste oggi incarichi sindacali. Difficile pensare che si tratti di coincidenze".

Tuttavia la versione della Rai sui fatti è molto differente, e sottolinea come, per tutta la notte, la redazione di turno, tra cui il direttore, tre vicedirettori e il capo redattore degli Esteri, Oliviero Bergamini, già corrispondente della sede Rai di New York. "Come già altre volte accaduto in passato, anche con altre direzioni, la scelta della conduzione di uno Speciale improntato esclusivamente su temi di politica internazionale - nel rispetto dell'autonomia decisionale del direttore sancita dall'articolo 6 del contratto nazionale del lavoro giornalistico - è caduta sulla redazione di competenza", spiega la nota.

"La collega Capparelli, stimata e apprezzata, ha condotto regolarmente il TgLis, spazio di informazione che non poteva essere inglobato nello Speciale (che è cosa diversa dal Tg)", prosegue la Rai, che poi aggiunge come l'accusa di ritorsione dell'Usigrai sia "infondata e da respingere con forza in ragione del fatto che la scelta della conduzione dello Speciale di 3 ore e mezza è caduta su un capo redattore (Olivero Bergamini) e su un capo servizio-conduttrice della redazione Esteri (Perla di Poppa) già inviata negli Stati Uniti in occasione delle elezioni americane".

Eppure, dall'Usigrai, sono convinti esista uno schema premeditato contro i giornalisti iscritti al sindacato: "La stessa conduttrice che la mattina del 19 aprile scorso per il direttore Chiocci andava benissimo per condurre lo speciale di Esteri sull'attacco di Israele all'Iran, oggi, dopo che Usigrai il 5 giugno scorso ha depositato un ricorso contro l'azienda per comportamento antisindacale, riferendo anche di un episodio accaduto al Tg1, durante lo sciopero del 6 maggio scorso, viene esautorata".

La spiegazione fornita dalla Rai appare chiara e lineare in una logica redazionale ma le polemiche, ormai, sono all'ordine del giorno.

"L'atteggiamento tenuto da parte di Usigrai in queste ore è grave, non fosse altro per un costante e irriguardoso attacco a Chiocci, con pretesti peraltro discutibili. Usigrai se ne faccia una ragione: un Direttore deve fare il Direttore, non il paggetto della sinistra. A nome della Lega, solidarietà a Chiocci", si legge in una nota del Carroccio.

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