LeBron a casa di Jordan: com'è nato mister 50mila punti

Il prescelto ha recentemente infranto ogni record, diventando il primo giocatore nella storia Nba a farne così tanti. Certo si è fatto da solo, ma quei pomeriggi trascorsi nella palestra di Micheal hanno dato il via ad un campione.

Ansa
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All'High School ne parlano tutti. Questo ragazzino qua è più grande, più alto e più grosso degli altri. Più veloce, più rapido, più preciso. Schiaccia serenamente a due mani salendo in testa agli avversari. Viene da Akron, Ohio. E sembra già destinato ad un futuro dominante nell'universo della palla a spicchi. Oggi che ha compiuto quarant'anni, LeBron James è ancora assetato. Di recente ha infranto un altro record, probabilmente il più abbagliante: sfondato il muro dei 50mila punti in ventidue anni di Nba. Nessuno c'era mai riuscito primo.

I Lakers, rivitalizzati dall'arrivo di Doncic, hanno seppellito i New Orleans Pelicans 136 a 115, rilanciando ambizioni che erano rimaste appannate un po' troppo a lungo. Ora sono secondi nella Western Conference e si apprestano a disputare i playoff con un umore decisamente galvanizzato. Più facile quando in campo ci vanno due fenomeni come "il Prescelto" e Doncic, che gli ha servito la palla per abbattere il muro mai valicato prima. Il numero 23 ha sorriso, consapevole della qualità superiore del suo basket. Il record era solo questione di tempo, del resto. A febbraio LeBron è stato premiato come miglior giocatore di un mese chiuso con numeri atomici: 29.3 punti, 10.5 rimbalzi, 6.9 assist, 1.2 recuperi.

Ma quando si riflette sull'immensità cestistica del gigante di Akron, non possono che tornare in mente gli esordi, conditi da un incontro illuminante, decisivo. Un'autentica sliding door. James, si diceva in apertura, sta imperversando nei torneri scolastici. Appare talmente più forte di tutti quanti che i riflettori di mezza America convergono verso di lui, costringendo anche un mostro sacro come His Airness, Micheal Jordan, ad esporsi.

Micheal è stupito dalle abilità sfoggiate dal baby prodigio, ma ritiene che ci siano ancora, inevitabilmente, degli aspetti grezzi che richiedono di essere smussati. Così decide di prenderlo sotto la sua ala. Lo va a trovare al campo d'allenamento e, davanto ad un giovane e comprensibilmente scioccato LeBron, gli propone di dargli una mano. "Vieni da me, ci alleniamo insieme nella mia palestra", gli dice.

James non può crederci, ma ovviamente raccoglie l'invito. E' un passaggio cruciale, che gli sconvolgerà la vita. I due non soltanto si allenano gomito a gomito per interminabili pomeriggi, affinando le doti tecniche e umane di LeBron: il ragazzo di Akron viene anche invitato a disputare delle amichevoli private organizzate da Jordan a Chicago. Una fase di crescita a fianco del migliore di tutti, questa, che risulterà decisiva per la carriera di LeBron. Il rapporto tra i due, cominciato in modo scintillante, si deteriorerà successivamente a causa di una banale, seppure involontaria, imprudenza di James. Per rimanere in costante contatto Jordan gli lascia il suo numero di telefono, ma alcuni amici di LeBron se ne accorgono, lo copiano e iniziano ad abusarne. Michael si infuria e per un po' i nervi restano tesi. Dopo qualche settimana la cosa rientra e Jordan lo invita per un'altra amichevole.

Da quel momento in poi si avvia una carriera che vedrà LeBron incoronato sovrano del feudo Nba, con una quantità imbarazzante di prestazioni

surreali messe insieme tra i Cleveland Cavaliers (prima e dopo), i Miami Heat e, naturalmente, i Los Angeles Lakers.

Mister 50mila punti si è costruito in 22 anni di carriera. Ma i primi bordi di questo record li ha disegnati MJ.

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