Volete mettervi a dieta? Cercate di dimagrire e non riuscite? Sappiate che un gruppo di ricerca guidato da Beatrice Britton, dell’University College di Londra, ha creato spaghetti più sottili di un capello, composti di amido. Immaginate di mangiarvi un bel piatto di microcarbonara, ma con altissimo potere saziante. Sto scherzando, ragazzi, questi spaghetti microscopici non si mangiano, ma la ricerca è vera, e le applicazioni svariate, soprattutto in campo biomedico, dall’utilizzo per far crescere impianti sulle protesi ossee a nuovi cerotti traspiranti.
Sono fatti di nanofibre molto simili a quelle vegetali e il tessuto ottenuto è biocompatibile. Per una scoperta dietetica, d’altra parte, sarebbero serviti, al contrario, spaghetti corposi ma con pochissime calorie.
Ci scherza sopra anche Gareth Williams, dello stesso University College: «Purtroppo non penso siano utili come pasta perché scuocerebbero in meno di un secondo, neanche il tempo di metterli in padella» (forse voleva dire nella pentola, non so come cucinino gli spaghetti lì all’università di Londra).
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