Da giorni non si parla di altro: lo spot Esselunga e la sua pesca della discordia. La bimba triste per il divorzio dei genitori è stato letto come un elogio alla famiglia e per qualche solone la pubblicità è stata confezionata per compiacere il governo. Nelle ultime ore si sono moltiplicate le sparate da sinistra e non poteva mancare Oliviero Toscani. Noto per i suoi toni muscolari, il fotografo non ha utilizzato troppi giri di parole ai microfoni della Stampa: "Dio, patria e famiglia sono la rovina dell'umanità".
"Né indignato né arrabbiato. Quando l’ho visto, ho solo pensato che fosse retrogrado. Anzi, peggio: vecchio", la prima reazione di Toscani alla messa in onda del corto pubblicitario Esselunga, reo di raccontare un mondo che non esiste più e valori che non stanno più in piedi. Secondo il fotografo c'è una precisa presa di posizione e la si può notare dalla scelta dei personaggi: "C’è una madre rancorosa, arrabbiata, e un padre farfallone: siamo spinti a pensare che la colpa sia di lei e, soprattutto, che la separazione sia un male, e che faccia soffrire la figlia e anche i genitori". Toscani ha quindi acceso i riflettori sulla sua situazione personale:"Ho divorziato tre volte: sono un grande esperto. Posso garantire che nessuno si lascia a cuor leggero e senza soffrire. Ma garantisco anche che tutti i figli di genitori separati soffrono molto di più a vederli litigare che a non vederli più insieme. Perché nessuno racconta mai questo? [...] Perchè nessuno racconta mai che chi si separa lo fa perchè si vuole bene, e si dona una nuova vita?".
Nel corso della sua filippica, Toscani ha sottolineato che lo spot è chiaramente stato scritto da uomini che assolvono il maschio e appesantiscono la femmina. E c'è un altro passaggio significativo, sul legame tra pubblicità e politica: "È il mezzo più avanzato per capire una società. Perché è fatta da tecnici che per cercare di vendere di più, studiano la società in maniera più profonda. Che poi il marketing non sia così intelligente è un altro discorso. Il linguaggio pubblicitario è pubblico e socio-politico in modo estremo. Non a caso le mie pubblicità hanno fatto incazzare il mondo e hanno cambiato la pubblicità e l’hanno messa in crisi".
Toscani ha poi elogiato - ovviamente - la Schlein per aver detto di non averlo visto: "Snob? Certo. Lo era anche Berlinguer. Anche Marx. I rivoluzionari sono sempre dei radical chic, come li chiamate voi - ha concluso il fotografo - Schlein non ha tempo per conversazioni su cose cretine come questa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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