Tartufi, l'oro nero della cucina italiana

Prelibatissima delizia amata da faraoni e imperatori romani, il tartufo continua ancora a regnare sulle tavole

Tartufi, l'oro nero della cucina italiana
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Il tartufo, il prezioso "oro nero" della cucina, è uno degli ingredienti più pregiati e ricercati nella gastronomia italiana e mondiale. La sua è una storia affascinante, ricca di curiosità e aneddoti che attraversano millenni, culture e civiltà.
Le prime testimonianze sull'uso del tartufo risalgono all' antico Egitto. I faraoni consideravano il tartufo una prelibatezza degna delle tavole degli dei, come essi stessi si consideravano. Alcuni antichi testi geroglifici menzionano piatti a base di tartufo serviti durante occasioni speciali, sottolineando la sua importanza gastronomica all'ombra delle Piramidi.
Anche nell'antica Grecia, il tartufo era molto apprezzato. Secondo il filosofo e storico Plutarco, il tartufo nasceva dalla combinazione di acqua, calore e fulmini, un mito che fu ripreso anche dai Romani. Giovenale, poeta romano, racconta che il tartufo era considerato un vero dono degli dei, nato dalle saette scagliate del padre Giove.

Durante l'Impero Romano, il tartufo era un ingrediente di lusso riservato ai banchetti dei potenti, dei ricchi patrizi e dello stesso imperatore. Era comune vederlo servito in piatti d'argento, affettato finemente sopra carni arrostite o mescolato in ricche salse. Galeno, uno dei medici più influenti dell'antichità, attribuiva al tartufo proprietà curative e afrodisiache.
Con la fine dell'impero romano d'Occidente e l'inizio del Medioevo, il tartufo cadde in disgrazia a causa delle superstizioni e delle credenze religiose. Tuttavia, con il Rinascimento, il tartufo tornò a essere apprezzato da re, principi e duchi in tutta Europa. In particolare, le corti piemontesi e italiane iniziarono a considerarlo un cibo pregiato, utilizzato per impressionare ospiti illustri.

Nel XVIII secolo, il tartufo divenne una vera e propria mania gastronomica. Personaggi illustri come lo stesso Re Sole, Luigi XIV di Francia, erano grandi estimatori di questo fungo pregiato. La sua popolarità continuò a crescere e il tartufo iniziò a essere coltivato in modo più sistematico, soprattutto in Francia e in Italia, per accontentare una richiesta in continuo aumento.

Oggi, il tartufo è considerato uno degli ingredienti costosi al mondo, simbolo di lusso e ricchezza. Esistono diverse varietà di tartufo, tra cui il tartufo bianco d'Alba e il tartufo nero di Norcia, che sono particolarmente apprezzati per la loro aroma e il sapore unico. La raccolta del tartufo è un'arte che richiede l'uso di cani addestrati, capaci di individuare questi tesori nascosti sotto terra. Famoso tra tutti lo splendido lagotto romagnolo, infaticabile cercatore e scavatore e dolcissimo e fedele amico del suo umano.

La storia del tartufo è un viaggio affascinante attraverso il tempo , le vicende e i gusti di popoli e culture.

Da cibo degli dei al pari di nettare e ambrosia fino a diventar ingrediente di lusso e ricercatissimo gioiello gastronomico, il tartufo ha sempre mantenuto un'aura di mistero e prestigio. Oggi, continua a essere un simbolo di eccellenza, capace di trasformare qualsiasi piatto in un'esperienza culinaria straordinaria.

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