Un trapianto di rene ha rischiato di saltare a Torino a causa di un tassista, che ha lasciato a piedi un cliente che non aveva i 6 euro per terminare la corsa. Tutto è accaduto lo scorso febbraio, quando un cinquantenne di origine straniera è stato chiamato dall'ospedale de Le Molinette per effettuare il trapianto per il quale era in lista d'attesa. I tempi, in questi casi, sono molto stretti per evitare il deterioramento dell'organo, quindi bisogna presentarsi in ospedale nel più breve tempo possibile.
Così ha fatto l'uomo, che per non perdere tempo prezioso ha chiamato un taxi per farsi portare in ospedale, non immaginando o, forse, nemmeno pensando al costo di quella corsa. E così è successo che mentre il tassametro correva, il paziente si è reso conto di avere solo 14 euro con sé, anziché 20 e una volta avvisato il tassista, questo pare l'abbia fatto scendere dal mezzo senza troppi complimenti, anche se ormai era quasi arrivato a destinazione. Mancavano, infatti, poche centinaia di metri per raggiungere il cancello de Le Molinette. Non c'erano bancomat per prelevare nelle vicinanze e non è chiaro come mai il tassista non abbia fatto effettuare il pagamento con il pos. E quando l'uomo ha chiesto di attendere per il tempo necessario a effettuare il prelievo all'interno della struttura ospedaliera, pare il taxi sia ripartito con ancora lo zaino del paziente sul sedile posteriore. Lo zaino in cui erano riposti gli effetti personali necessari alla degenza ma anche i documenti personali e le cartelle cliniche, necessarie per accedere al trapianto.
Fortunatamente, i medici del nosocomio torinese sono apparsi più comprensivi del tassista e compresa la situazione hanno fatto in modo di recuperare tutta la documentazione necessaria per l'accesso all'area trapianti e, finalmente, l'uomo ha potuto avere il suo rene nuovo. Lo zaino è stato ritrovato, abbandonato, in una zona periferica della città. La cooperativa del tassista si è immediatamente scusata con il paziente e si è attivata per individuare il suo affiliato e pare che si sia già risaliti alla sua identità. "Non abbiamo ancora ricostruito tutta la vicenda, ma in ogni ci siamo messi subito in contatto con il cliente per porgergli le nostre scuse e lo andrò presto a trovare per fargli sentire la nostra vicinanza", ha dichiarato al Corriere della sera Roberto Sulpizi, presidente della cooperativa Taxi Torino. Il procedimento disciplinare è già stato avviato.
"Non è stato semplice perché il cliente è stato caricato “a piedi” e non a seguito di una chiamata via radio. Ora lo dobbiamo ascoltare e capire che cosa è successo esattamente", prosegue Sulpizi che sottolinea come, "se le cose fossero andate davvero così sarebbe molto grave".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.