- Direi che dell’intervista al cardinal Walter Kasper, progressista vicino a Francesco e inviso alla linea di Ratzinger, bisogna segnalare soprattutto una riga. Questa: padre Georg Gänswein? "Sarebbe stato meglio tacere. Adesso non è il momento per tali cose”. Come a dire: ora che Benedetto non c’è più, zitto e mosca. Suggerimento che ovviamente i tradizionalisti non rispetteranno affatto. Non tira una bella aria dalle parti del Vaticano. Anzi: su Francesco soffia proprio una minacciosa aria di tempesta
- Va anche detto che monsignor Gänswein con tutte le sue rivelazioni sta terremotando la sacra istituzione. Prima l'accusa a Francesco di aver "spezzato il cuore” a Ratzinger vietando la messa in latino. Poi lo choc per la sua cacciata come Prefetto della Casa Pontificia. Poi ancora i suggerimenti contro il gender inviati da Benedetto e che Bergoglio avrebbe ignorato. Infine, l'aver ammesso di vedere la Chiesa di Francesco che va "a sbattere contro un muro di mattoni”. Beh: magari avrà anche ragione, però dette così tutte insieme a pochi giorni dal funerale sa molto di agguato al papa regnante.
- Che nell’ala conservatrice sia iniziata l’opera di logoramento verso Francesco è ormai chiaro. Da registrare anche Timothy Broglio, il capo della chiesa in America del Nord, dove pare che il 90% dei vescovi disapprovi l’operato del pontefice. Broglio vede Francesco in “difficoltà” fisica ed è convinto che potrebbe lasciare: “Il fatto che non celebra: sono tutti elementi di un lavoro pastorale normale che mancano”. Come a dire: perché non te ne vai? I conservatori, vedrete, da qui in avanti inizieranno a pressare sempre più il Vaticano sperando di arrivare a un'altra rinuncia. Stavolta letta con l'accento spagnolo...
- Il governo indica alle Ong i porti più lontani del solito. Niente Sicilia, ma Ravenna e Ancona. Bene così. In fondo non si capisce per quale motivo - se in sicurezza - delle navi non possano navigare con persone a bordo. Se fanno salvataggi e sono attrezzate per i salvataggi, che problemi dovrebbero avere?
- In Francia un'associazione femminista ha intentato una causa contro Miss Francia perché discriminerebbe le donne accettando solo le signorine alte 1,70 metri. Battaglia ideologica e senza senso. Primo: le aspiranti Miss faranno le modelle e per indossare abiti firmati occorre essere alte, altrimenti non ti prende nessuno. Secondo: basta fare un sondaggio veloce veloce nell'Universo mondo per capire che “altezza mezza bellezza”. Potrebbero anche accettare quelle più basse, ma non c’è scampo: perderebbero lo stesso. Si chiama logica, non discriminazione.
- Il Brasile è nel caos. I sostenitori di Bolsonaro assaltano il parlamento, un po’ come quelli di Trump.
La cosa, devo essere sincero, non mi sorprende: forse siamo stati noi occidentali a tenere poco in considerazione le tensioni che da settimane si verificano a San Paolo e dintorni. Che abbiano ragione o torto, comunque, l'assalto resta inammissibile: la protesta va bene finché non diventa ribellione. Poi di scusanti non ce ne sono più.- Giornata moscia, rubrica breve. A domani
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