"Torna a casa Zelassie". "Veterostalinista". Bufera sulla vignetta anti-Ucraina di Vauro

Il vignettista ritrae il presidente ucraino come un cane addestrato con un missile Usa tra le fauci. È polemica sull'ironia anti-Ucraina: "Ci vorrebbe più rispetto..."

"Torna a casa Zelassie". "Veterostalinista". Bufera sulla vignetta anti-Ucraina di Vauro

La penna di Vauro funziona a inchiostro o a veleno? La domanda sorge pressoché spontanea, soprattutto dopo la visione della vignetta che il disegnatore ha dedicato nelle scorse ore alla visita di Zelensky negli Usa. Senza richiedere troppe interpretazioni, il fumetto lascia trasparire il pensiero anti-atlantista dell'autore, che non ha mai nascosto il proprio scetticismo sull'operato americano in Ucraina. L'incontro alla Casa Bianca, risoltosi con l'impegno degli Usa a rinnovare il proprio sostegno armato, è stato sintetizzato da Vauro con un'eloquente caricatura: quella di Zelensky ritratto come un cagnolino.

La vignetta di Vauro

Nel disegno del vignettista, che già in passato era intervenuto in modo irriverente sull'argromento, il presidente ucraino scodinzola di ritorno da Wasgington con un missile Patriot tra le fauci. Un riferimento al fatto che gli Usa abbiano annunciato un nuovo pacchetto di armi pro-Kiev da 1,85 miliardi di dollari. I Patriot "rafforzeranno significativamente la nostra difesa aerea... Voglio veramente vincere insieme. Scusate ma non solo lo voglio, ne sono sicuro", aveva affermato Zelensky durante la conferenza stampa alla Casa Bianca. Nella rilettura dell'attualità offerta da Vauro, il presidente è stato rappresentato come una sorta di animaletto "addestrato" dagli Stati Uniti.

Le critiche

"Back from Usa. Torna a casa Zelassie", recita la freddura scritta da Vauro a completamento della vignetta. Persino superfluso spiegare il riferimento ironico al popolare telefilm stunitense con protagonista una cagnolina di razza Rough Collie. La satira del disegnatore pistoiese non è piaciuta a tutti e anzi, in molti l'hanno aspramente criticata. Tra i giudizi più severi, quello espresso sui social dal professor Vittorio Emanuele Parsi, ordinario di Relazioni Internazionali e Studi Strategici all'Università Cattolica di Milano. "Ci vorrebbe più rispetto per chi passerà l'inverno al gelo sotto i missili russi. Anche da parte dei rottami del veterostalinismo", ha attaccato il docente, facendo a pezzi il sacrasmo ideologico di Vauro.

E, nei commenti, qualcuno ha colto anche altri aspetti da contestare al disegnatore. "Nel disgusto, segnalerei il nasone, degno delle vignette naziste sugli ebrei. Osceno", ha scritto l'analista politico Lorenzo Pregliasco, riferendosi alla caricatura del presidente ucraino. In un successivo video, Vauro aveva espresso più completo le proprie perplessità sul sostegno americano a Kiev.

"Ma c'è qualcuno che davvero è convinto che Washington spenda più di 40miliardi di dollari in armamenti perché all'amministrazione americana stanno a cuore i confini dell'Ucraina o la democrazia ucraina? Davvero qualcuno ci crede?", aveva domandato il vignettista in tono chiaramente polemico.

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