Per oltre vent’anni ho avuto un amico fraterno. Lui poco più grande di me, entrambi figli unici, stesso tipo di famiglia di provenienza, stessi interessi, stesso umorismo. Assieme ci siamo divertiti da pazzi, abbiamo fatto vacanze, fine settimana, Natali (lui adorava stare con i miei genitori ed era spesso con noi). Andava d’accordo con i miei fidanzati mentre lui, per anni, di fidanzate non ne ha avute. Da questo punto di vista era di una timidezza esilarante e si innamorava sempre della donna sbagliata. Quando ha ritenuto di aver trovato quella giusta, malgrado qualche perplessità iniziale, alla fine l’ha sposata. È andato tutto bene a lungo. Ma una volta, parecchio tempo fa, lei ed io abbiamo litigato e da allora non ho mai più visto né sentito neppure il mio amico.
La dispiaciutissima Federica
Cara Federica, per quanta rabbia possa farle aver perso quello che considerava il suo migliore amico, era inevitabile. Di certo, dopo la vostra discussione la moglie gli avrà chiesto di schierarsi o, peggio, di scegliere. E quella è sua moglie… L’ha scelta, portata all’altare, ci vive ogni giorno. Stupisce però che in tutto questo tempo lui non abbia trovato il modo di mediare o di farla ragionare sulla situazione o di farsi vivo in qualche modo con lei (magari persino di nascosto). Ma va detto che neppure lei hai provato alcunchè per riavvicinarsi. Questo mi fa pensare che forse, nel vostro rapporto, ci fosse alla fine qualcosa che pesava o non soddisfaceva entrambi.
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