Vegetariani e pure un po' depressi

L'ultima arriva dall'Inghilterra. Secondo l'Università di Surrey, chi odia la carne ha il 42% di possibilità in più di sviluppare sintomi depressivi

Vegetariani e pure un po' depressi
00:00 00:00

Da sempre i vegani e i vegetariani più integralisti (sempre che esistano vegani e vegetariani poco integralisti) fanno sfoggio di una immotivata superiorità morale. E puntano l'indice contro quelli che con sprezzo definiscono «mangiacadaveri», ovvero la stragrande maggioranza delle persone che calcano il suolo di questo povero mondo. A questi addossano la colpa di mangiare la carne senza porsi problemi etici tra un boccone e l'altro.

Da sempre gli oltranzisti delle verdure vanno in giro con il distintivo dei buoni appuntato sul petto, certi, nella loro

ideologica cecità, di una dieta a base di ortaggi. E poco importa se le loro convinzioni siano un castello di carte dalle fondamenta inconsistenti, pronto a crollare alla prima folata di scienza.

L'ultima arriva dall'Inghilterra. Secondo l'Università di Surrey, chi odia la carne ha il 42% di possibilità in più di sviluppare sintomi depressivi. Questo perché, e qui sono i capoccioni di Harvard a parlare, il consumo di carne riduce i disturbi legati ad ansia e depressione. E, se i fan delle verdure a tutti i costi non fossero ancora convinti, si leggano cosa scrive il Journal of National Health Science sui benefici dell'essere carnivori. Per farla breve: la bistecca ultra-processata, che

non è carne «ma ha lo stesso sapore della carne», fa bene solo alla mucca che non viene

macellata.

Non che avessimo bisogno di tutti questi studi per capirlo ma ora abbiamo una prova (scientifica) in più del perché i talebani vegani siano sempre tanto sconvolti quando qualcuno addenta una succosa fiorentina.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica