"Qui i tuoi amici...". Così Calenda gela Vauro: lo scontro social

Il leader di Azione non gradisce una vignetta anti-Zelensky e sotterra Vauro: "Vieni qui in Ucraina, vedrai che ti passa la voglia di prenderli in giro"

"Qui i tuoi amici...". Così Calenda gela Vauro: lo scontro social

"Vieni in Ucraina... Qui i tuoi amici hanno fatto 5 milioni di morti". L'affondo di Carlo Calenda ha colpito Vauro in punta di fioretto. Sui social, il leader di Azione ha attaccato il vignettista per le sue posizioni in merito al conflitto in corso, a partire da un suo irriverente fumetto anti-Kiev. Nella caricatura, un immaginario Zelensky diceva a a Babbo Natale: "Sono stato buono, portami armi, armi e ancora armi...". E lui: "Ma per chi ca... mi ha preso questo Zelensky, per Joe Biden?". La satira sull'Ucraina non è affatto piaciuta all'ex ministro dello sviluppo economico, particolarmente sensibile sul tema. Ed è scattato il bisticcio.

"Vauro, Orsini, Travaglio e altri gentiluomini che irridono la forza e il coraggio degli ucraini dovrebbero fare almeno uno sforzo: venire tre giorni qui. Si sentirebbero subito piccoli uomini davanti ad un grande paese", aveva inizialmente rimproverato il leader di Azione. E Vauro, a commento: "Mi mancava Calenda". L'ex ministro, che in questi giorni si trova proprio in Ucraina, non ha trascurato quella chiosa e anzi ha voluto rincarare la dose. Così, stamani ha twittato: "Guarda, lascia stare me. Vieni qui in Ucraina e vedrai che ti passa la voglia di prenderli in giro e disegnarli come burattini degli americani. Ricordati però di levarti tutti gli ammennicoli e simboli sovietici con cui vai in giro. Qui i tuoi amici hanno fatto 5 milioni di morti".

Colpito nel vivo dalla stoccata del leader politico, Vauro si è sentito quindi in dovere di replicare, spiegando il significato di una sua foto con il pugno chiuso alzato e una "Z" sul petto pubblicata da Calenda. "Il triangolo con la Z che porto sulla camicia è quello che i nazisti (quelli veri) mettevano sul petto agli 'Zingari' nei campi di sterminio. La foto mi ritrae ad una manifestazione di Rom e Sinti contro la discriminazione". Poi l'ulteriore chiosa, con annessa polemica sul governo di Kiev, aggiunta sempre sui social: "Caro Carlo Calenda, anche io sono stato a Kiev… vero, qualche anno fa. Sai ora non posso più perché per questo reportage il democratico governo ucraino mi ha messo nella lista degli indesiderati. Vauro

Corsi e ricorsi storici a parte, non è la prima volta che il vignettista pistoiese finisce nella bufera per le sue caricature sulla guerra in Ucraina.

Nei mesi scorsi, aveva diviso le opinioni un suo fumetto critico nei confronti delle misure adottate dall'Europa contro la Russia. "Solita propaganda filorussa senza alcun contatto con la realtà", aveva commentato un utente sui social, indignato per quell'immagine satirica.

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