Sognava una splendida carriera nel rugby, il suo sport preferito, ed invece il 28enne australiano Sam Ballard, dopo 8 anni di lunga agonia durante i quali era divenuto paraplegico, è morto lo scorso 2 novembre fa tra atroci sofferenze a seguito di una complicazione legata alla sua condizione.
Il tutto per un incidente banale quanto incredibile incidente avvenuto nell’ormai lontano 2010. Sam, che allora aveva 19 anni e studiava presso il Barker College di Sidney, durante una serata con gli amici mangia, probabilmente per gioco, una lumaca.
Il giovane non sapeva che da quel momento sarebbe iniziato il suo calvario. Non passa molto tempo, infatti, ed il ragazzo inizia ad avvertire i primi malori. La sua situazione peggiora sempre più tanto da essere costretto a recarsi d’urgenza in ospedale.
Nonostante le prime cure, però, il 19enne entra in coma. Al suo risveglio, dopo oltre 400 giorni, Sam scopre con orrore di non poter più camminare. Dopo una serie di accurate analisi, i medici capiscono che il paziente, dopo aver mangiato la lumaca, aveva contratto l’Angiostrongylus cantonensis, un parassita che, normalmente, si trova anche nei ratti e che causa la pericolosa meningite eosinofila.
L’infezione si presenta generalmente con dolori addominali, nausea, vomito, debolezza, violenti mal di testa e rigidezza del collo. Nei casi più gravi, come in quello capitato a Sam, può provocare anche ariflessia, quadriparesi, insufficienza respiratoria e atrofia muscolare.
Nonostante tutto, il ragazzo australiano non si è mai arreso e, fino alla fine, ha sperato non solo di uscire dall’ospedale ma anche di poter ritornare a camminare. Purtroppo, però, neanche lo spirito indomito e guerriero del giovane ha potuto fare granché contro la devastante malattia.
E così, tra lo strazio dei parenti, il ragazzo si spento venerdì scorso circondato dall'affetto della famiglia e dei suoi amici."Ti voglio bene" sono state le ultime parole di Sam a sua mamma Katie prima di addormentarsi per sempre.
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